Giro d'Italia, Israele minaccia di togliere il finanziamento: "Non c'è Gerusalemme Ovest"

Giro d'Italia, Israele minaccia di togliere il finanziamento: "Non c'è Gerusalemme Ovest"
Il finanziamento israeliano alle tre tappe del Giro d'Italia in Israele rischia di essere annullato. In un comunicato congiunto i ministri Miri Regev (sport e cultura) e Yariv Levin (turismo) avvertono che «nella misura in cui nel sito del Giro non sarà cambiata la definizione che qualifica come punto di partenza 'West Jerusalem', il governo israeliano non parteciperà alla iniziativa». « Gerusalemme - precisano - è la capitale di Israele: non vi sono Est e Ovest».

Da Gerusalemme a Roma, da una città santa a un'altra. Il Giro d'Italia 2018 parte da lontano. Ventuno tappe che il presidente di Rcs, Urbano Cairo, ieri durante la presentazione ha definito «equilibrate» e per le quali prevede «un grande spettacolo»: sette arrivi in salita (tra cui il terribile Zoncolan) e due cronometro per stabilire chi alzerà al cielo il Trofeo senza Fine. Non è ancora certo chi cercherà di mettere i bastoni tra le ruote a Froome: Aru, Nibali e la maglia rosa in carica Tom Dumoulin non rompono gli indugi e non garantiscono sulla partecipazione al prossimo giro. Le scelte verranno prese dopo i primi ritiri con le rispettive squadre. Ma in attesa di un giro che sembra disegnato apposta per Chris Froome, tien banca la polemica sulla denominazione di Gerusalemme.

 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Novembre 2017, 09:52
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