Morto Filippo Mondelli, campione del mondo di canottaggio: stroncato a 27 anni da un tumore alla gamba

Morto Filippo Mondelli, campione del mondo di canottaggio: stroncato a 27 anni da un tumore alla gamba

È morto Filippo Mondelli, campione del mondo di canottaggio nel 2018 nel quattro di coppia: avrebbe compiuto 27 anni il prossimo 18 giugno. Lo sport italiano è in lutto per la scomparsa di Mondelli, che faceva parte in quota atleti del Consiglio nazionale del Coni: il giovane atleta aveva un osteosarcoma alla gamba sinistra. Mondelli, originario di Como, aveva cominciato a praticare il canottaggio nel 2007 e nel 2015 aveva vinto l'oro nel 4 Con ai Mondiali Under 23.

Passato nel gruppo della Nazionale maggiore dopo l'Olimpiade di Rio 2016, aveva gareggiato per un'intera stagione nella specialità del doppio con Luca Rambaldi, vincendo la medaglia d'oro ai Campionati europei del 2017 e la medaglia di bronzo ai Mondiali dello stesso anno. Nel 2018 aveva fatto parte del quattro di coppia, con Luca Rambaldi, Andrea Panizza e Giacomo Gentili, vincendo la medaglia d'oro agli Europei di Glasgow e ai Mondiali di Plovdiv. La tragica notizia della sua morte, a 27 anni ancora da compiere, arriva a due settimane di distanza dalla sua elezione nel Consiglio nazionale del Coni con 54 preferenze su 109 aventi diritto. Ora il suo posto verrà preso dal tennista Paolo Lorenzi, primo dei non eletti, che domani verrà cooptato dalla Giunta.

Abbagnale: era atleta e ragazzo stupendo

«Siamo letteralmente sconvolti. La perdita di Pippo ci lascia senza parole. Ci lascia un atleta fortissimo e un ragazzo stupendo con grandi valori». Così il presidente della Federazione italiana canottaggio, Giuseppe Abbagnale, sulla tragica scomparsa a soli 26 anni di Filippo Mondelli, campione del mondo nel 2018 con il 4 di coppia. «È davvero difficile parlare in questo momento -aggiunge all'Adnkronos il numero uno del canottaggio italiano-. Sapevamo della sua malattia (un osteosarcoma alla gamba sinistra ndr) ma la rapidità con cui se n'è andato ci ha sorpresi. Voglio solo pensare che se ne sia andato sereno. Siamo vicini alla famiglia. L'avevo sentito pochi giorni fa, eravamo in contatto costante purtroppo negli ultimi 2-3 giorni non ha più risposto e oggi questa tragica notizia».

L'addio della Federcanottaggio

«Nella sua vita è sempre stato un guerriero», scrive la Federcanottaggio sul suo sito ufficiale. «È stato un ragazzo che ha lottato, gioito e goduto della vittoria più bella, il titolo mondiale sul quattro di coppia conquistato il 15 settembre 2018 a Plovdiv al termine di una gara perfetta. Uno spettacolo straordinario! Un risultato che doveva essere il preludio di altri traguardi sportivi ancora più importanti. E quindi il 31 agosto 2019 è ancora Filippo, con il suo quattro di coppia, a qualificare la barca per le Olimpiadi e vincere la medaglia di bronzo».

 

«Tutto perfetto, tutto andava secondo programmi, ma poi, era il 13 gennaio 2020 e ancora non si percepiva la crisi pandemica, abbiamo dato la notizia che Filippo, il "Pippo nazionale", doveva fermarsi per un problema che pareva si potesse risolvere e permettergli di tornare con i suoi compagni di barca, con la sua nazionale olimpica, e con il piglio giusto è iniziato il suo percorso verso l’agognato recupero.

Ma oggi ad un anno, tre mesi e sedici giorni dalla scoperta della grave malattia dobbiamo dare la notizia che mai nella vita avremmo voluto dare: Pippo non ce l’ha fatta!».

«Pippo, da guerriero quale era, è stato vinto da un avversario implacabile che non ha avuto rispetto per la sua giovane età – a soli 27 anni –, non ha avuto rispetto per la sua famiglia e per tutte le persone che lo hanno amato. Saremo noi, insieme a tutti quelli che hanno apprezzato la sua passione per la vita e per il canottaggio, amato per il ragazzo solare che era, condiviso con lui tutto, supportato ogni volta che ne aveva bisogno, gioito con lui per tutte le belle cose che ci ha regalato, a rimanere in rispettoso silenzio per la grave perdita che ha colpito la sua famiglia e tutta la comunità remiera e sportiva nazionale, poiché da poco era stato eletto, il più votato, come componente in quota atleti del Consiglio Nazionale CONI».

«Silenzio e rispetto per la perdita incolmabile di un ragazzo speciale in tutto - conclude la nota della federazione - Silenzio e rispetto per il dolore che ha colpito la sua famiglia. Silenzio e rispetto per il dispiacere e l’amarezza di tutte le persone che lo hanno conosciuto. Con silenzio e rispetto tutta l’Italia del canottaggio, insieme al Presidente del CONI, al Presidente della Federazione, al Consiglio federale, allo Staff Tecnico, a tutti i compagni di nazionale, formula le più sentite condoglianze per la scomparsa del caro Filippo. Rimarrai sempre nei nostri cuori. Ciao Filippo!!».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Aprile 2021, 20:27
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