Ganna, nuovo record dell'ora: l'azzurro entra nella storia del ciclismo con 56,792 km

L'azzurro ha centrato il record in Svizzera

Ciclismo, Ganna polverizza il record dell'ora ed entra nella storia con 56,792 km VIDEO

Grande impresa di Filippo Ganna, che sulla pista del Tissot Velodrome di Grenchen, ha stabilito il nuovo record dell'ora con 56,792 km . Il precedente primato, stabilito ad agosto, apparteneva al britannico Dan Bigham con 55,548 km.

La preparazione

Maglia e impresa sono state studiate nei minimi dettagli, sia dal cronoman piemontese che dal proprio staff; il team per il quale gareggia (il più ricco, con un budget da 50 milioni, che il patron Jim ratcliffe sborsa ogni anno) gli ha messo a disposizione qualsiasi cosa. Ganna sarà in sella a una bici denominata 'Bolide F HR 3D', velocissima e affidabile. L'impresa di Ganna può rilanciare tutto il movimento ciclistico italiano e, in particolare, l'attività su pista che, negli ultimi anni, grazie proprio a Ganna, ma anche all'olimpionico di Rio Elia Viviani, si è risollevata.

 

 

 

La carriera

Campione iridato nella prova su strada a cronometro nel 2020 d 2021, quadruplo campione del mondo nell'inseguimento individuale e olimpionico a squadre, Ganna, negli ultimi anni, è diventato un'icona delle sfide contro il tempo.

La delusione patita all'ultimo Mondiale, in Australia, non può offuscare la sua stella. Il record dell'ora, se fosse superato, avrebbe l'effetto di una molla pronta a lanciarlo in orbita. Il tentativo era previsto dopo la fine del Tour de France, ma Ganna non se la sentiva e allora, senza tener conto delle parole di Moser («dovrebbe provare il record dell'ora dopo la fine dei Mondiali su pista», in programma la settimana prossima a Saint-Quentin-en Yvelines) ha scelto la data di domani, infischiandosene della concomitanza con il 'Lombardià. Inoltre, la Ineos ha precisato che il velodromo svizzero non era disponibile prima, quasi costringendo il piemontese all'esame con la storia. Intanto lui spiega che «questo per l'ora è un lavoro differente rispetto a qualsiasi altro tipo di sforzo: all'inizio vorresti spingere di più perché ti dici 'ho le gambè, provi buone sensazioni e vorresti andare oltre. Poi però arrivi a un punto che viene chiamato 'off' e cominci a soffrire. È più con la testa che con le gambe, e devi superare i tuoi limiti, l'ho già visto in allenamento sulla pista di Montichiari».


Ultimo aggiornamento: Domenica 9 Ottobre 2022, 19:17
© RIPRODUZIONE RISERVATA