Dick Fosbury, morto l'atleta che cambiò il salto in alto con la sua tecnica «all'indietro»

Leggenda dell'atletica, rivoluzionò il salto in alto con una tecnica che è diventata una scuola e che ora porta il suo nome

Dick Fosbury, morto l'atleta che cambiò il salto in alto con la sua tecnica «all'indietro»

di Daniele Petroselli

Quando si parla di personaggi del mondo dello sport, a volte si rischia di abusare di parole come mito o leggenda. Ma se si parla di Richard Douglas Fosbury ecco che veramente questi termini diventano parole quanto mai veritiere e corrispondenti alla realtà. Perché lui ha fatto la storia del salto in alto, in tutti i sensi. Un vero campione e rivoluzionario lo statunitense, che è spento ieri a Portland all’età di 76 anni. 

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Morto Dick Fosbury

A darne notizia su Instagram Ray Schulte, suo ex manager: «È con il cuore addolorato che devo rilasciare la notizia che l’amico e cliente di lunga data Dick Fosbury è morto pacificamente nel sonno domenica mattina presto dopo un breve periodo con una recidiva di linfoma».

Nato il 6 marzo 1947, si appassionò all’atletica e in particolare al salto in alto. Ma decise ben presto di gareggiare a modo suo, inventando un nuovo tipo di salto che, dopo un primo momento di choc, fu piano piano adottato da tutti gli atleti, tanto da diventare il “Fosbury Flop”. Un metodo che consiste nello scattare in diagonale verso la barra, curvare e saltare di schiena sopra questa, dandogli un centro di massa in volo molto più basso rispetto alle tecniche tradizionali, che allora vedeva gli atleti andare di petto sopra l’asticella.

Una tecnica rivoluzionaria, che permise nel 1968 a Fosbury prima di imporsi in ambito nazionale, vincendo negli Usa il campionato NCAA e i trials di qualificazione per i Giochi olimpici, e successivamente in ambito internazionale. Infatti con il suo salto conquistò subito la medaglia d’oro a Città del Messico, stabilendo anche il nuovo record olimpico con la misura di 2,24 metri.

Una scomparsa che ha naturalmente colpito tanti atleti, a partire da un altro mito dello sport a stelle e strisce come Michael Johnson, che su Twitter ha scritto: «Il termine leggenda mondiale si usa troppo spesso, ma Dick Fosbury è stato una vera leggenda. Ha cambiato uno sport intero con una tecnica che sembrava folle al tempo ma che ora è lo standard internazionale». Mentre Ato Boldon, campione mondiale dei 200 metri piani ad Atene ‘97, ha scritto: «Buona fortuna, Fos, da parte di uno sportivo eternamente riconoscente».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Marzo 2023, 21:10
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