America's Cup, Roberto Ferrarese: «Luna Rossa ha organizzato meglio i ruoli. Contro Team Ineos UK sarà una lunga battaglia»

America's Cup, Roberto Ferrarese: «Luna Rossa ha organizzato meglio i ruoli. Contro Team Ineos UK sarà una lunga battaglia»

di Piergiorgio Bruni

Due Olimpiadi e tre edizioni di America’s Cup alle spalle. Più una lunga serie di successi e titoli. Roberto Ferrarese, classe 1956, è un esempio di moderno regatante “multitasking”. Quattro volte Medaglia d’Oro al Valore Atletico, in Italia è uno dei maggiori esperti di match race. Psicologo dello sport e volto noto di Sky Sport, alla vigilia della finale di Prada Cup ad Auckland (venerdì notte, dalle 4, le prime due manche su Sky Sport America's Cup canale 205), ci presenta la ciclopica sfida tra Luna Rossa Prada Pirelli e Team Ineos UK. La prima imbarcazione che conquista 7 sfide affronta poi il defender, Emirates Team New Zealand, per l’assegnazione della prestigiosa Coppa America di vela.

Che tipo confronto dobbiamo aspettarci?

«Molto tirato. Difficile fare una previsione perché non sappiamo con certezza quanto siano migliorati sia gli inglesi, sia i nostri. Sicuramente, dopo la vittoria in semifinale contro American Magic, Luna Rossa ha sistemato meglio i ruoli a bordo. Ci sono stati alcuni aggiustamenti, e parlo del trio di poppa».

Per quale motivo sistemare 'meglio i ruoli' a torneo in corso?

«Può capitare. Il punto cruciale era tra i due timonieri, visto che Luna Rossa ha Francesco Bruni quando il vento viene dalla sinistra e James Spithill, invece, quando arriva dalla parte opposta. In parole povere mancava la figura di un tattico dedicato, colui che fa le chiamate al timoniere in base al soffio. Questo ruolo, adesso, è affidato primariamente a Pietro Sibello. Il che ha migliorato, e di molto, la cosiddetta parte poppiera della barca». 

C’è una favorita?

«Per i bookmakers, sì. E sono gli inglesi. Ma sarà una battaglia, lunga e piuttosto combattuta».

Dopo la semifinale contro American Magic sono state apportate alcune modifiche tecniche su Luna Rossa. Daranno vantaggi?

«A causa del Covid-19 si è regatato poco e praticamente le squadre hanno iniziato a farlo durante la Coppa America: tutti stanno imparando e sperimentando in corsa. I cambiamenti potrebbero essere importanti: Luna Rossa solitamente applica piccole migliorie e bisognerà vedere se porteranno più vantaggi rispetto alle modifiche degli inglesi».

Sembrano esserci state tensioni tra Luna Rossa e Team UK in questi giorni. Qual è il motivo?

«È normale: sta salendo la tensione e si cerca di sfruttare anche gli aspetti mentali.

Gli inglesi hanno ribadito il fastidio per le lamentele fatte da Luna Rossa sulla gestione delle regate. E, ovviamente, ai nostri questo non è piaciuto affatto».

Non è che gli inglesi hanno un po’ paura?

«Sicuramente, sì. Luna Rossa ha la fama di essere molto veloce con venti leggeri: loro lo temono. Anche se, almeno all’inizio, sono previste condizioni diametralmente opposte. Tuttavia, capiremo qualcosa di più già dalla prima giornata».

I giorni di riposo che Team UK ha avuto in più rispetto a Luna Rossa sono un vantaggio?

«Per la mia esperienza, direi il contrario. Peraltro, Luna Rossa è cresciuta molto ultimamente e ha recuperato diverse energie».

Insomma, quali errori non dovrà commettere Luna Rossa per arrivare a contendersi l'America's Cup con Team New Zealand?

«Come diciamo noi psicologi dello sport, non deve guardare il tabellone ma lavorare a testa bassa sulla prestazione».

I giudici di gara possono influenzare le regate?

«Sì, perché in alcune circostanze il regolamento viene molto esasperato. Comunque, nella vela c’è una gestione molto democratica: ogni barca è seguita da un arbitro ed entrambi devono essere concordi nel dare, eventualmente, una penalità».

Esiste la sudditanza?

«In Coppa America, no. Nei match race minori, però, può capitare. A volte un arbitro può non avere in simpatia qualche concorrente, ma sono esseri umani ed è normale accada».

Dagli arbitri al regolamento. C’è stata una recente modifica alla partenza: in caso di guasti, l’imbarcazione può chiedere il rinvio della regata di 15 minuti. È giusto?

«Ne sobo convinto. Inutile svilire lo spettacolo, indipendentemente da chi ne tragga vantaggio».

I velisti sono scaramantici?

«Tantissimo. Per questo non farò mai un pronostico sulla finale. Neppure sotto tortura (ride – ndr)».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Febbraio 2021, 13:32
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