17 ANNI SENZA BARTALI, CON LA BICI NON HA VINTO SOLO GIRO E TOUR MA HA SALVATO 800 EBREI

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di Luigi Garofalo
17 anni fa, il 5 maggio del 2000, muore Gino Bartali, conosciuto soprattutto per i suoi trionfi al Giro d’Italia (vinti tre) e due Tour de France, oltre a numerose altre corse tra gli anni ’30 e ’50. La fotografia più nota del ciclismo italiano non spiega chi tra lui e Fausto Coppi passa la borraccia, ma è lo scatto stesso a passare alla storia.
Tra il 1943 e il 1944, durante la II guerra mondiale, salva oltre 800 ebrei con la sua bicicletta. Bartali inizia a trasportare documenti falsi da Assisi, dove c’è una stamperia clandestina, al vescovo di Firenze che poi li distribuisce agli ebrei per farli espatriare. Gino Bartali è stato un grande ciclista ma anche un un eroe.
Per molto tempo non ha raccontato a nessuno degli oltre 800 ebrei salvati dalla morte durante la guerra perché secondo lui "il bene si fa ma non si dice". Poi la confidenza al figlio Andrea con la raccomandazione di non raccontare nulla se non a tempo debito. 
Nel 2006 è stata conferita alla memoria di Gino Bartali, dal Presidente della Repubblica di allora Ciampi, la Medaglia d'oro al valore civile e nel 2013 gli è stata assegnata dallo Stato di Israele l'importantissima onorificenza di Giusto fra le Nazioni.
Campione, grazie.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Maggio 2017, 08:50
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