X Factor 2018, anticipazioni inediti: Anastasio il più maturo, gli altri si accomodano sul pop
di Ferruccio Gattuso
Fabrizio Corona e Asia Argento, dietro l'amore un contratto da 100mila euro e l'approdo all'Isola dei Famosi
Tornando ai brani inediti, senza dubbio uno dei brani più maturi presentati in puntata è quello di Anastasio: sul fronte dell'interpretazione e della coerenza (non a caso musica e testo sono integralmente suoi) appare il più solido di tutti. La sua “La fine del mondo” è un hip-hop dal testo diretto e a tratti urticante, se non “apocalittico”. Non altrimenti si può definire l'auspicio di vedere “sgretolarsi” il Giudizio Universale della Cappella Sistina. Un brano di ben curata atmosfera è “Don't Stop Me” dei Bowland, un dance ipnotico che vive sui continui rimandi tra voce femminile e sonorità “liquide”. Il terzo brano che sembra avere un suo spessore autoriale è “Cherofobia” di Martina Attili, più imprevedibile nel testo (un vero “spleen”) che nelle armonie, di un pop già più addomesticato rispetto ai brani succitati. E se “Cielo inglese” di Renza Castelli si segnala come un pop di qualità vivaddio colorato da quell'oggetto ormai divenuto misterioso che è la chitarra acustica, il resto delle canzoni inedite proposte non ha – per armonie, arrangiamenti e idee – un granché di nuovo da dire. Al netto delle voci, tutte tecnicamente impeccabili e selezionate con perizia dalla giuria, il pop melodico di Leo Gassmann (“Piume”), di Naomi (“Like The Rain”) e di Sherol Dos Santos (“Non ti avevo mai perso”) appare troppo pettinato sui gusti medi di questa epoca musicalmente media. Ultimo accenno alla piccola e combattiva sarda Luna: la sua “Los Angeles” si divide tra strofe nervose e irriverenti capaci di intrigare, e un ritornello che si accontenta di produrre maniera. Ora non resta che al pubblico e ai giudici, dire sì o no.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Novembre 2018, 19:05
© RIPRODUZIONE RISERVATA