Giuseppe Roccuzzo a XFactor, il cameriere siciliano che ha commosso i giudici: «Mio nonno voleva che lavorassi nei campi»
di Totò Rizzo
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Roccuzzo, il cognome è rimasto come nome d’arte. Perché?
«Per ripicca contro mio nonno paterno. Sono l’unico tra i pochi nipoti maschi – una trentina, quasi tutte femmine – a portare questo cognome. Oggi ha 90 anni e coltiva ancora la terra, avrebbe voluto che anch’io lavorassi nei campi. Ma, a parte il diploma all’Alberghiero, la musica è sempre stata la mia passione: mamma veniva chiamata a cantare ai matrimoni, papà suona bene la chitarra».
L’emozione del provino davanti ai quattro giudici.
«Paura, semplicemente paura. È sempre il giudizio di quattro artisti di estrazione musicale diversa: magari accontenti uno e dispiaci l’altro».
Forse ha colpito per la sua sensibilità.
«Hanno capito che ho delle fragilità. E poi sono sempre stato timido, discreto, quasi umile. Il mio motto è “l’umiltà precede la gloria”».
E gloria è stata.
«Andiamoci piano. Certo, non potevo credere che Emma si mettesse a piangere, non credevo ai miei occhi».
È stata dura arrivare fin qui?
«È la storia di tanti ragazzi che lasciano la propria terra in cerca di lavoro, per non pesare sulla famiglia specie se è in un momento di difficoltà. Siamo partiti tutti e quattro i figli, io e le mie tre sorelle: Claudia, la mia gemella, Nadia e Noemi. Viviamo a Luino, in provincia di Varese, io faccio il frontaliere tra l’Italia e la Svizzera. Ma la scommessa di “X Factor” la dovevo giocare».
«Promettimi», il brano di Elisa che lei ha proposto e ha tanto emozionato i giudici, «è una canzone molto importante per me», ha detto. Perché?
«Perché invita a non prendersi in giro, ad essere se stessi, l’autenticità paga sempre, alla fine».
Le piacerebbe che Elisa scrivesse per lei?
«Sarebbe un onore. Ma anche Mahmood o Francesca Michielin».
Agnelli ha visto in lei un futuro grande interprete. Scrivere non le interessa?
«In realtà scrivo pure. Adesso ho un piccolo team di produzione e proprio oggi esce su Spotify e i-Tunes un mio brano, “Ricominciamo da qui”. Tra poco arriverà anche il video su Youtube».
Giuseppe Roccuzzo, in arte Roccuzzo, da dove ricomincia?
«Spero tanto dalla musica. Che è una passione ma anche una terapia: è l’unico luogo al mondo dove uno come me si sente al sicuro».
Ultimo aggiornamento: Sabato 3 Ottobre 2020, 15:31
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