Warrior, gli scritti di Bruce Lee diventano una serie tv su Sky. La figlia: «M«»io padre fu scartato perché cinese"

Warrior, gli scritti di Bruce Lee diventano una serie tv su Sky. La figlia: Mio padre fu scartato perché cinese

di Paolo Travisi
Negli stessi anni in cui Bruce Lee, diventava la star planetaria nei kung-fu movie, con film come, Dalla Cina con furore o I 3 dell'operazione Drago, Hollywood non era ancora pronta al volto di un attore cinese come protagonista di un prodotto americano. E scelse David Carradine, nel ruolo di un monaco shaolin, nella serie tv Kung-Fu, proprio al posto di Bruce Lee, che aveva avuto l'idea originale. Oltre 40 anni dopo, quel progetto custodito gelosamente dalla figlia, Shannon Lee è diventato Warrior, 10 episodi in onda su Sky dal 15 luglio: “crescendo, ho conosciuto la storia di mio padre che non è stato scelto per quella serie televisiva perché era cinese. Alla fine del 2000, quando l'archivio di mio padre, con scritti, foto e cimeli, è entrato in mio possesso - mi sono imbattuta in un trattamento di 8 pagine per questo spettacolo”.

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Ed infatti Warrior ha molti elementi di contatto con la storia della leggenda Bruce Lee. Il protagonista è Ah Sahm, prodigio delle arti marziali, nipote di un americano, ma cresciuto in Cina, che alla fine dell'Ottocento arriva a San Francisco in cerca della sorella, in un momento in cui il flusso migratorio crea molte tensioni con il popolo americano, e diventa membro di una potente famiglia criminale cinese. “Mio padre voleva che questo personaggio fosse un immigrato, che arriva negli Stati Uniti dopo la Guerra Civile e prima del Chinese Exclusion Act, quando le ferrovie erano finite e la corsa all'oro stava finendo”.




Anche Bruce Lee, nato a San Francisco, divise la sua vita tra States e Hong Kong, che gli diede il successo internazionale, ma studiò nelle università americane e dal matrimonio con Linda Emery, nacquero Brandon (attore de Il Corvo) e Shannon. “Mio padre aveva l'obiettivo primario di riflettere l'autentica esperienza cinese e la sua esperienza a Hollywood. Per questo non voleva solo film di azione, ma cercava anche motivazione emotiva”.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 15 Luglio 2019, 21:57
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