“Vikings 6”, nella Contea di Wicklow sulle orme di Ivar e Bjorn: il “Giardino d’Irlanda” torna protagonista sul set

Nella Contea di Wicklow sulle orme di Ivar e Bjorn: il “Giardino d’Irlanda” torna protagonista come set di “Vikings 6”

di Sabrina Quartieri
È nelle “Top ten” delle serie tv più seguite e amate dal pubblico ed è tornata con la sesta e ultima stagione: stiamo parlando di “Vikings”, l’avvincente epopea sui guerrieri pagani del Nord, ideata e scritta dallo sceneggiatore e produttore inglese Michael Hirst. La saga è al suo capitolo conclusivo, anche se per ora è uscita solo la prima metà degli ultimi 20 episodi, e la grande protagonista dei set cinematografici è di nuovo l’Irlanda. La terra delle “40 sfumature di verde”, come l’aveva definita il cantautore americano Johnny Cash in una canzone, è stata scelta, infatti, come luogo delle riprese fin dagli esordi della serie storica ambientata nel IX secolo principalmente tra la Scandinavia e le isole britanniche. A fare da sfondo alle riprese è, ancora una volta, la scenografica Contea di Wicklow, con i suoi paesaggi aspri e romantici a un’ora di automobile verso sud dalla capitale Dublino.
 
 

 
Per i fan della saga che ha debuttato su History Channel, non sarà difficile riconoscere la zona del lago Lough Tay: si tratta, infatti, della location che ospita Kattegat. Nella sesta stagione il Regno è guidato da Bjorn (interpretato da Alexander Ludwig), mentre il fratello Ivar Il Senzaossa (Alex Høgh Andersen), suo rivale, fugge lungo la Via della Seta. È Luggala la località in cui è ricostruito il villaggio vichingo fortificato, “casa”, un tempo, del leggendario e valoroso re Ragnarr Loðbrók (magistralmente rappresentato dall’attore australiano Travis Fimmel). Piccolo ma panoramico, il Lough Tay, anche detto “Guinness Lake” per la forma (sembra una pinta di birra) e il colore scuro, è incorniciato da una riva sabbiosa color bianco e, sebbene si trovi all’interno di una proprietà privata, si può ammirare dall’alto delle Wicklow Mountains. Una catena montuosa considerata da trekker e canoisti un paradiso naturalistico per le vette, le valli boscose, gli specchi d’acqua incantevoli e le sconfinate distese di erica.
 
È qui, lungo gli amati percorsi della “Wicklow Way” tra conifere, bacini lacustri e brughiere, che si trova il Lough Dan. In questo insolito lago a forma di boomerang, anch’esso in una tenuta privata, sono state girate diverse scene della sesta stagione, che vede l’amatissima eroina Lagertha ancora protagonista, ma in una fattoria lontana da tutti, dove deve fare i conti con inaspettati pericoli. Ancora: nei nuovi episodi non mancano altre conquiste di terre inesplorate, con Ubbe (Jordan Patrick Smith) e Torvi (Georgia Hirst) che arrivano in Islanda per scoprire cosa si nasconde dietro alla scomparsa di Floki (Gustaf Skarsgård). Hvitserk (Marco Ilsø), invece, porta avanti la sua vendetta personale contro Ivar che, nella quinta stagione, si era autoproclamato una divinità. A fare da set alle scene in cui i vichinghi salpano alla scoperta di nuovi territori, sono i Blessington Lakes, non lontani dalla cascata di Powerscourt che era apparsa nell’episodio in cui Ragnar incontra per la prima volta la Regina Aslaug, figlia dell’eroe mitologico Sigurd secondo l’epica norrena e futura moglie del valoroso conquistatore.

Oltre alla pittoresca zona che si è guadagnata, per la sua bellezza naturalistica, il titolo di “Giardino d’Irlanda”, in “Vikings” si possono ammirare anche altre parti dell’Isola: l’area nei pressi del fiume Boyne nella Contea di Meath è stata prestata alle telecamere per diventare la Senna e mettere in scena l’assedio di Parigi, ma come location delle riprese si vede pure la famosa Nun’s Beach della Contea di Kerry, uno dei tratti di spiaggia più spettacolari della Wild Atlantic Way, riconoscibile per la sua forma a ferro di cavallo. Se la sesta stagione mette la parola fine alla amatissima serie sull’epopea di Hirst, i guerrieri del Nord continueranno a intrattenere i loro fan grazie a 24 episodi di una nuova avventura cinematografica commissionata da Netflix: ambientato un secolo dopo, “Vikings Valhalla” è l’attesissimo spin-off che racconterà le gesta dei più famosi vichinghi mai esistiti e verrà girato sempre a Wicklow.

Del resto, i conquistatori scandinavi hanno un legame forte con l’Irlanda, dove la loro influenza è molto radicata ancora oggi. Su di loro il sito www.irlanda.com racconta: «Saccheggiarono i monasteri irlandesi, combatterono contro i suoi re e se ne andarono portando via con loro non soltanto inestimabili tesori e manufatti religiosi ma anche abitanti irlandesi che ridussero in schiavitù. Ma gli invasori scandinavi non furono soltanto una sciagura, abbiamo anche molto di cui ringraziarli». Come la fondazione nel 914 d.C. della città più antica dell’Isola: Waterford, anglicizzazione del norvegese “Veðrafjǫrðr” (che sta per “Fiordo ventoso”). In questa località, nonostante siano trascorsi oltre 11 secoli, è possibile ammirare un’interessante esposizione dei loro tesori nella Reginald's Tower, una torre di difesa risalente al XIII secolo arroccata nel cosiddetto Triangolo Vichingo, che include come sito storico anche il nuovo Waterford Crystal Visitor Centre.  

Ancora: nella Dunmore Cave, che si trova nella contea di Kilkenny, come si legge sul sito irlandese «nel 1999 una guida, fermandosi per raccogliere dei rifiuti, scoprì un tesoro di monete d’argento, lingotti, bracciali, fibbie in bronzo e rara seta. Parte del tesoro è visibile ancora oggi presso il centro turistico della grotta, insieme ai dettagli di una leggenda più oscura. Le ossa scoperte nei recessi più interni della grotta potrebbero essere la prova di un tremendo massacro vichingo avvenuto sul posto nel 928 d.C.». Un’altra città del Sudest legata ai conquistatori del Nord è Wexford, dove i guerrieri scandinavi approdarono e si insediarono nel 819 d.C., chiamandola “Veisafjǫrðr” (che significa “Insenatura nelle distese fangose”). Sono queste le tappe che aspettano solo di essere visitate dai fan di “Vikings”, quando si uscirà dall’emergenza sanitaria per il Coronavirus e si potrà tornare a viaggiare. Un itinerario pensato per ripercorre le orme di Ivar, Bjorn e Ragnarr e sognare le loro imprese, in attesa di conoscere, comodamente dal divano, i protagonisti delle nuove gesta in arrivo con “Vikings Valhalla”.
 
Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Maggio 2020, 21:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA