E ancora sorprese in studio, in diretta dall'Auditorium RAI di Napoli, dove vedremo anche una inedita Bianca Guaccero in veste di ballerina tra le braccia esperte di Raimondo Todaro. Insieme a lei ancora una volta Enrico Ruggeri nel ruolo di narratore, per raccontare il Molleggiato mettendo insieme parole e note, aneddoti e curiosità, filmati e testimonianze, canzoni e momenti memorabili, affiancati dai tanti ospiti e dalla grande band diretta da Maurizio Filardo. A ognuno il suo Elvis. Gli americani hanno avuto il loro, l’originale, noi abbiamo Celentano: l’Elvis Presley di cui la nostra musica aveva bisogno, il primo a portare il vero rock’n’roll alle masse, in grado di mescolare a suo piacimento divertimento, impegno, delirio, indipendenza, restando sulla breccia talmente tanti anni da non saper nemmeno più lui quanti sono. E in grado, molte volte, di stracciare la concorrenza di tutti i suoi colleghi più giovani confermandosi come il Re.
Irregolare, imprevedibile, insensibile alle regole dettate da qualcun altro che non sia lui, in gioventù è stato portatore di un’internazionalità generazionale interpretata a suo modo, con il rock’n’roll certamente, ma anche con gioielli come “Mondo in Mi7”, o “Prisincolinensinaciusol”, o ancora “Il ragazzo della via Gluck”. Poi ha frequentato la melodia, il soul e il rhythm’n’blues, il country e la dance, sempre rilette con la sua geniale visione musicale. Oggi Celentano è diviso tra la melodia tradizionale, della quale è diventato una classica voce, e le tensioni moderne; collabora con Mogol e Gianni Bella, ma anche con Battiato, Giuliano Sangiorgi, Manu Chao, Jovanotti, o Piovani. Non è “lento”, Celentano, o almeno fa del suo meglio per non esserlo, anche quando parte con i suoi sermoni, che sono il suo tentativo di fare qualcosa per cambiare il mondo.
E per questo lo celebreremo con una grande serata, con molte delle sue canzoni più belle, con tanti ricordi e anche qualche spicciolo di attualità.
Perché il Re, Adriano, regna ancora sulla musica italiana. Come sempre, il pubblico a casa sarà chiamato a partecipare attraverso l’hashtag #unastoriadacantare, condividendo i propri ricordi legati all’artista e ai suoi intramontabili brani. Una storia da cantare è un programma scritto da Ernesto Assante, Gino Castaldo, Matteo Catalano, Alberto Di Risio, Angela Fortunato, Duccio Forzano, Pietro Galeotti ed Enrico Ruggeri. Con la regia di Duccio Forzano.
Ultimo aggiornamento: Sabato 29 Febbraio 2020, 19:57
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