Tv e non solo, quando il sacro
diventa garanzia di successo
di Donatella Aragozzini
Per lei la prossima interpretazione sarà addirittura l'hit di Cyndi Lauper Girls Just Want To Have Fun. Che dire poi di Don Matteo 9, che ottiene ascolti addirittura superiori rispetto alle passate stagioni, sfiorando il 30% di share? Un riscontro di pubblico che lascia ben sperare chi ha deciso di puntare sulla tematica religiosa, come De Angelis Media, che ha realizzato il film-tv Non avere paura – Un'amicizia con Papa Wojtyla, interpretato da Giorgio Pasotti, Aleksei Guskov e Claudia Pandolfi, su Rai1 il 27 aprile, oppure la Lux Vide, che sta per dare il via alle riprese di Che Dio ci aiuti 3, con Elena Sofia Ricci di nuovo nei panni di suor Angela.
«Sono fenomeni molto diversi – avvisa però Giorgio Simonelli, autore di molti saggi sulla tv – la suora non è una grandissima novità, ogni tanto ne viene fuori una che canta, già dagli anni 60. La Bibbia ammoderna a perfezione la tradizione dei kolossal biblici nei venti giorni prima di Pasqua, ha un'aura di politicamente scorretto che oggi piace ma secondo me è intrisa di integralismo americano e di una religione per nulla evangelica. Don Matteo invece è un evergreen, sicuramente ha una parte di pubblico cattolico ma piace soprattutto per la sua funzione di rassicurazione, perché ha modi gentili e buon senso: se non fosse stato un prete sarebbe stata la stessa cosa».
E mentre è sold out la prima mondiale a Cracovia di Karol Wojtyla. La vera storia, l'opera musical prodotta da Mauro Longhin con la regia di Duccio Forzano, anche il cinema si affida a Dio: in attesa di altri film a tema biblico, nelle sale dopo l'estate (da Left Behind con Nicholas Cage, sull'Apocalisse, a Exodus di Ridley Scott, con Christian Bale, fino a una pellicola su Caino e Abele con cui Will Smith dovrebbe debuttare alla regia), Noah , il kolossal di Aronofsky con Russel Crowe è in testa al botteghino Usa.
Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Aprile 2014, 07:27
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