Suburra 2 a Leggo: «Ora siamo tutti più maturi, determinati e soli»
di Claudio Fabretti
È invece una new entry Jacopo Venturiero, che irrompe nella serie nei panni di Adriano, speaker radiofonico vicino all’estrema destra: «È un giovane che lavora a Radio Roma Sport, un’emittente calcistica, ma sempre molto attenta alle vicende politiche della città. Per lui emergerà un passato comune con Samurai».
Personaggio cruciale per la serie fin dalla prima stagione è invece Spadino, alle prese con nuovi conflitti e aspirazioni: «Lui non vuole più dover scegliere tra la famiglia, la sua sessualità e la conquista del potere, lui vuole tutto e senza più limiti». Un destino che lo accomuna a Lele: «Lui ora è in polizia, fin troppo lanciato - spiega Valdarnini - E scopriamo subito che dietro questa carriera fulminante che lo ha portato a diventare già viceispettore, c’è lo zampino di Samurai. Così si rende conto di dover trovare nuove persone di fiducia, e si appoggia alla collega Cristiana (Cristina Pelliccia)».
Suburra consolida una ripresa complessiva della produzione di genere, non solo in tv. «Serie come Romanzo criminale e Gomorra hanno consolidato un modello che funziona anche al cinema. Basti pensare ai casi di Jeeg Robot e di La Terra dell’abbastanza. È un genere che sappiamo fare bene in Italia, è giusto esserne orgogliosi», concordano i tre attori, che glissano sulle immancabili polemiche sulla mitizzazione dei criminali in tv: «Sarebbe come dire che non si possono promuovere le tragedie greche o i film di Scorsese. Il pubblico per fortuna sa distinguere tra realtà e fiction. L’unica cosa che emulano semmai sono i look. Tipo i capelli improbabili di Spadino».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Febbraio 2019, 12:59
© RIPRODUZIONE RISERVATA