Il 4 maggio 1949, 72 anni fa, l’aereo che sta riportando a casa da Lisbona l'intera squadra del Grande Torino (dove aveva disputato una partita amichevole contro il Benfica) con al seguito dirigenti, direttore tecnico e giornalisti sportivi, si schianta contro il muraglione del terrapieno posteriore della basilica di Superga, per un errore del pilota e le pessime condizioni meteorologiche. Non sopravvive nessuno. Susanna Egri figlia dell’allenatore del Grande Torino, Ernst Erbstein (durante le leggi razziali cambiò il cognome in Egri), racconta a Le Ragazze (RAI3) il dolore ma anche lo spessore umano del celebre sportivo: “Sono andata a Superga e li ho ritrovato la sua valigia, era quella che gli avevo prestato io, completamente intatta. All’interno il suo regalo postumo, una bambolina portoghese che da allora è diventata il mio talismano”.
Per Susanna la perdita del padre è un trauma grandissimo, ma Torino le offre l’occasione di farsi conoscere come ballerina e coreografa e già nel novembre del 1949 inizia a lavorare per i primi programmi sperimentali della televisione italiana.
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Maggio 2021, 14:33
© RIPRODUZIONE RISERVATA