Roma Nord contro Roma Sud, lo scontro (finto) nella capitale, in Romolo+Giuly, serie comedy che fa il verso a Gomorra
di Paolo Travisi
I tre giovani autori romani, Michele Bertini Malgarini, Giulio Carrieri e Alessandro D’Ambrosi, hanno dato vita al progetto nel 2015 e dopo il tam tam sul web è arrivata la proposta di Fox. “Per noi era molto importante con una comicità pungente, anche forte, le ispirazioni sono varie, come Roger Rabbit, il non-sense dei Monthy Pyton, con teme anche sociali e politici, la scorrettezza dei cartoon come I Simpson. E poi tante citazioni del cinema anni Ottanta, come Indiana Jones e Star Wars” ha detto Giulio Carrieri, che ha aggiunto “l’idea è nata quando un’amica di via Cortina d’Ampezzo, mi ha raccontato di essersi innamorata di un ragazzo della Garbatella. In territorio neutro, un ristorante a Monti, abbiamo scritto la storia”. “Io sono piemontese, per cui ho avuto un coach romano dopo aver superato il provino” ha detto Beatrice Arnera, Giuly nella serie.
“Romolo viene da Roma sud, proprio come me, questo è il punto di contatto che ho col personaggio, che abbiamo creato su di me con quelle caratteristiche” ha sottolineato D’Ambrosi, che interpreta Romolo, “personaggio caciarone, in conflitto traumatico col padre, che supera grazie alla sua amata”. "Qualche problema col personaggio l'ho avuto sul web, quando ho scritto con ironia che Milano era un quartiere di Roma Nord, e qualcuno mi ha insultato"scherza Micaela Andreozzi che interpreta una donna di potere che controlla Roma nord.
Lidia Vitale che veste i panni di Lady Montacchi di Roma Sud “ho fatto molto fatica ad entrar nel personaggio, perché non mi apparteneva molto, ma il tutto è stato molto divertente perché le donne di Roma sud sono di sostanza, mentre quelle del Nord vanno solo dal medico estetico”. “Io sono cresciuto al Flaminio” ha aggiunto Federico Pacifici “ma fare un cialtrone è stata una bella esperienza.
Francesco Pannofino, fa un finto milanese “serviva un cazzaro e hanno scelto me, un personaggio sopra le righe come tutti gli altri. Spero che questo progetto abbia la stessa fortuna di Boris, in cui nessuno credeva ed oggi è un cult. Auguro lo stesso a questo progetto originale e pieno di idee”.
“Sono 20 anni che in video non mi vedo lontano da un materasso” dice con ironia Giorgio Mastrota, che interpreta se stesso nella serie “ma non sono cattivo. Avevo fatto tanti anni fa un fotoromanzo, questa è la mia prima esperienza”. Per Saba si è creato un format che potrebbe funzionare in ogni città del mondo, "quello che abbiamo chiesto agli autori è di uscire dal Gra per raccontare una guerra italiana".
Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Settembre 2018, 13:52
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