Caso Realiti, parla Lucci: «Era un pischello, non Totò Riina. Gli ho detto di studiare la storia»

Caso Realiti, parla Lucci: «Era un pischello, non Totò Riina. Gli ho detto di studiare la storia»
Qualche giorno fa ha fatto discutere la presenza del cantante neomelodico Leonardo Zappalà nella prima puntata di Realiti, trasmissione condotta dall'ex Iena Enrico Lucci: le sue frasi, in particolare su Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, hanno fatto parlare. Ma Lucci ha voluto dare la sua versione: «Non abbiamo invitato Riina o Provenzano in studio. Abbiamo invitato un ragazzetto che fa il cantante neomelodico e ha degli idoli orribili, perché il programma si occupa di fenomeni sul web», ha detto in merito alla polemica.

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«C'è stato un servizio in cui è stato raccontato il fenomeno con tutte le sue sbavature, tra cui anche riferimenti ideali alla mafia. Tra i due cantanti che apparivano nel servizio, è venuto in studio questo 'pischello' di 19 anni. A me interessa il fenomeno del 'pischellò, molto seguito dagli adolescenti, che ha per idoli Scarface e Al Capone. Io per prima cosa gli ho fatto dire che non è un mafioso».

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«Preciso subito che io non sono l'autore del programma e non invito nessuno. Io conduco il programma e ci tengo prima a chiarire il contesto - dice Lucci -. Il programma parla del grande reality in cui siamo tutti immersi e per questo parliamo di tutto. Tra il tutto, c'è anche il fenomeno dei cantanti neomelodici siciliani che cantano in napoletano». 



«Tutti parlano di una cosa che non hanno visto - prosegue Lucci -. Io mi rivolgo a questo ragazzetto con toni paterni, perché non si massacra un ragazzetto che dichiara di non essere mafioso, anche se ha degli idoli abbastanza orribili e le idee abbastanza confuse. Per questo gli dico: 'cerca di schiarirti le idee e studia la storia. Anche se hai lasciato la scuola, studia la storia dei grandi siciliani: La Torre, Mattarella, Impastato, i carabinieri uccisi dalla mafia. E ti esorto a pensare ai due nostri grandi fratelli Falcone e Borsellino'. È qui che si vedono le loro immagini e c'è un'esplosione dello studio con un'ovazione per i due giudici. Prima di ogni cosa, io gli dico: 'la mafia è merda!'. Non c'è margine di dubbio su cosa è stato fatto in studio».



Lucci precisa poi che «l'altro cantante, citato nel video, non è stato invitato in studio.
Si era valutato in un primo momento se farlo venire, ma poi si è deciso di non farlo venire. Nel video lui comunque dice: 'ho pagato per il mio passato e voglio cambiare la mia vita'. È vero che è uno che è stato in galera, ma non è venuto in studio». «Per quanto riguarda la frase su Falcone e Borsellino, io non l'ho neanche capita bene, ma gli ho detto: studia - sottolinea Lucci -. Non c'è nessun margine di dubbio sulla nostra posizione. Quella frase l'ha detta in un contesto in cui gli abbiamo insegnato la differenza tra il bene e il male. Parliamo di un 19/enne che non capisce neanche bene la potenza delle frasi che esprime. Essendo un idolo degli adolescenti, a maggior ragione lo invito, sperando che altri adolescenti capiscano la differenza tra il bene e il male». 

Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Giugno 2019, 11:25
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