Rai, nel valzer dei direttori è Milena Gabanelli la principessa

Rai, nel valzer dei direttori è Milena Gabanelli la principessa

di Marco Castoro
Una volta che il Cda di Viale Mazzini avrà scelto l'Ad (Fabrizio Salini può avere brutte sorprese solo dal voto di Riccardo Laganà, rappresentante dei dipendenti Rai e Rita Borioni del Pd) e di pari passo la commissione Vigilanza avrà votato il neo presidente dell'azienda (servono i due terzi dei consensi, quindi per la maggioranza è fondamentale l'accordo con Forza Italia), comincerà la partita delle nomine dei direttori di reti e tiggì. Di nomi papabili se ne fanno tanti, ma molti come è consuetudine resteranno con il fiammifero corto.

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La partita più importante è il Tg1, dove occorre un nome condiviso da Cinque Stelle e Lega, che tenga una linea editoriale governativa. Certo Quirinale e Vaticano cercheranno di far presente che occorre una figura moderata e vicina alle istituzioni. I nomi più in voga sono Gennaro Sangiuliano (attuale vicedirettore vicino a Salvini) e Alberto Matano (ma il suo sarebbe un salto lunghissimo. A spingerlo è Spadafora, il prezioso consulente di Di Maio).  Ultimamente è uscito un altro papabile, Alessandro Giuli, autore tv e giornalista, amico di Gianluigi Nuzzi e dell'agenzia VisVerbi, la stessa che cura la convention di Casaleggio. I nomi esterni in circolo sono sempre quelli di Mario Giordano e Peter Gomez.

Mentre per Milena Gabanelli è pronosticabile un ruolo di prestigio per il rilancio del web e un programma alla Enzo Biagi, c'è da tenere in considerazione le chance di Ludovico Di Meo, il vicedirettore di Raiuno che potrebbe sbarcare alla direzione di Raidue. O della stessa Raiuno. Altro nome che viene fatto è quello di Marcello Ciannamea. Poi dietro l'angolo c'è sempre Teresa De Santis, che di esperienza ne ha da vendere. Per Raitre potrebbe farcela Maria Pia Ammirati, mentre Federica Sciarelli potrebbe approdare al Tg3 e diventare la nuova zarina della terza rete. Il Tg2 e la TgR dovrebbero andare alla Lega. Sul Carroccio ci sono Luciano Ghelfi, Roberto Nepote, Roberto Pacchetti e Alessandro Casarin. Ma non dimentichiamo Sangiuliano che è papabile anche per il Gr.   
Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Luglio 2018, 20:44
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