Piero Chiambretti a Verissimo: «Credevano avessi un'influenza, sono guarito dal Covid nella notte in cui è morta la mia mamma»

Piero Chiambretti a Verissimo: «Credevano avessi un'influenza, sono guarito dal Covid nella notte in cui è morta la mia mamma»

di Silvia Natella
Piero Chiambretti, ospite di 'Verissimo', è pronto a ricominciare dopo sei mesi durissimi. A marzo ha contratto il Covid-19 e ha perso la sua mamma a causa di questa malattia. Raccolte le forze, sta investendo le energie in una nuova avventura televisiva: sarà al timone di Tiki Taka dal 21 settembre. Nel salotto di Canale 5 ha raccontato la sua esperienza e si è commosso ricordando la mamma scomparsa.

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«Mi fa efffetto tornare a Mediaset in uno studio. L'ultima volta era a marzo. Mi sento diverso. Sto bene fisicamente, mentre psicologicamente il lavoro aiuta. La vita è fatta di cose bellissime e di tragedie alle quali siamo impreparati. L'esperienza nella sua tragicità è stata utile, d'ora in poi prenderò la vita con maggior distacco. L'esperienza non l'auguro a nessuno».

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Poi le parole su sua madre: «Era un'amica. Dopo la sua morte ne sono uscito a pezzi, ma non mi piace parlarne. Qui a studio vuoto riesco a dire qualcosa. Quando la vita è appesa a un filo capisci che tutto è molto relativo rispetto alle problematiche di tutti i giorni. È stata la cosa più brutta della mia vita fino a oggi».

La mamma era la sua fan più accanita, un'attenta telespettatrice e il conduttore è convinto che gli sarà accanto anche questa volta in qualche modo: «Mia madre ci sarà nel mio programma. La trasmissione parte il 21 settembre, esattamente sei mesi dopo la morte di mia madre... Per protocollo in ospedale mi è stato detto di lasciarla dormire ed è stata un po' dura. Nella notte che lei è mancata, io sono guarito. Mi aveva dato la vita due volte».

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Poi il racconto di come ha scoperto l'infezione: «Sono stato colpito nel picco di marzo. Non avevo ossigeno nei polmoni né nel cervello e molte cose non le ricordo. Mi ero sentito male una settimana prima e un medico mi aveva detto che avevo solo un'influenza. Prendevo la tachipirina ma non miglioravo. Poi si sono ammalati tutti, anche mia figlia, che ha avuto la febbre un giorno solo. Nel frattempo si è ammalata mia madre ed è stato necessario il ricovero. Una volta in ospedale è stata tracciata e hanno chiamato anche me dall'ospedale ci hanno chiamato. 'Non si rende conto che non ha neanche un filo di voce' mi hanno detto al telefono prima di mandare un'ambulanza». Infine, il saluto a Silvia Toffanin: «Fai gli auguri a tutta la famiglia, che quando si prende il Covid non è una cosa bella».

 
Ultimo aggiornamento: Sabato 12 Settembre 2020, 19:47
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