Piero Angela show: «Ecco il mio segreto per spiegare la scienza in tv»
di Marco Castoro
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Piero Angela, come ci stupirà ancora?
«Si tratta di un’operazione molto originale che unisce un esploratore subacqueo e le sue immagini alla voce di una cantante bravissima Noa, a un divulgatore scientifico, il tutto cucinato da Pino Strabioli».
Come fa un divulgatore scientifico in tv a restare sulla cresta dell’onda tra tanti programmi trash, reality, talk e talent?
«Dicendo sempre cose interessanti. La scienza dà tante notizie nuove da raccontare e approfondire. Non bisogna mai dimenticare che è la curiosità che attira, perché le persone sono curiose. E io cerco di farlo da tanti anni in modo corretto. Il merito mio e di Alberto e di essere riusciti ad arrivare a un grande pubblico».
Da padre e maestro ci dica un pregio e un difetto di Alberto Angela?
«Per carità! Non mi faccia parlare di Alberto. Ha tanti pregi ma anche i suoi difetti fanno parte di lui».
Non le sembra che anche la politica avrebbe bisogno di più divulgatori e meno show?
«Nella scienza si cerca sempre di collaborare per arrivare a una soluzione comune, tra ricercatori si mettono da parte le piccole invidie. Nella politica invece non si lavora per cercare soluzioni, è una lotta continua con la macchina del fango che agisce. Tutto ciò danneggia la collettività».
L’informazione in tv è migliorata rispetto a quando era lei a condurre il tiggì…
«Ci sono tantissimi bravi conduttori. Si soffre la necessità di fare ascolti, tuttavia non si è noiosi come le vecchie tribune politiche di decenni fa».
Lei che è stato sempre vicino ai temi sull’ambiente che cosa pensa del fenomeno Greta?
«Anche in passato ci sono stati movimenti ambientalisti, ma purtroppo non si è arrivati ai miglioramenti auspicati. I giovani fanno bene a chiedere un futuro, ma i politici sono troppo concentrati sul presente. I tanti paesi devono marciare all’unisono perché non basta disinquinare un laghetto o un fiume. In Italia si seguono molto di più le problematiche degli anziani rispetto a quelle dei giovani e delle famiglie. Le questioni si conoscono bene ma non si fa nulla».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Ottobre 2019, 11:39
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