Paola Ferrari: «La Domenica Sportiva con me vince», Giorgia Rossi: «Vado in Pressing ma senza telecronache»

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di Marco Castoro
Paola Ferrari è tornata in sella alla Domenica sportiva riprendendosi le redini. È alla sua decima conduzione del programma più longevo della televisione italiana. Dopo aver battuto spesso TikiTaka in questa stagione, ha cominciato una nuova sfida, questa volta contro la sua nemica amatissima, Giorgia Rossi su Rete4. La prima sfida è stato un successo, un 3 a 1 se fosse una partita di calcio.

Netto il vantaggio in sovrapposizione.
«Giorgia è la più brava che c’è, giornalista vera non come quelle che dicono di esserlo. Va sui campi, è preparatissima, mi piace moltissimo, deve solo imparare di più a muoversi nell’ambiente. Ma purtroppo per un volto femminile avere successo su una rete generalista in un programma che non sia legato ad avvenimenti in diretta tipo Champions o Nazionale, è difficilissimo: ci vogliono anni e anni prima di acquisire la giusta credibilità. Tempo fa ci provò Monica Vanali, che è la numero 1, ma fu un disastro perché il pubblico Mediaset è abituato a vedere le donne sui propri canali come delle “figaccione”. Giorgia è bella e brava e molto professionale. Domenica prossima potranno fare meglio perché cominciano diversi minuti prima di noi e c’è Roma-Juventus come posticipo. Noi purtroppo abbiamo la cambiale di Fazio che ci fa slittare l’avvio».
Alla Ds è di nuovo a casa…
«È tutto come l’avevo lasciata. Con Jacopo Volpi ci conosciamo da molti anni, c’è affiatamento, abbiamo fatto un patto d’amore forever-together. Mi manca Alberto Rimedio, ma ho ritrovato Marco Civoli. Siamo un gruppo affiatato, scherziamo, ci divertiamo e sbaragliamo la concorrenza. L’unica cosa che mi dispiace è il fatto che per tornare a condurre la Ds mi abbiano chiesto di lasciare la Nazionale. Spero di recuperarla per gli Europei».
La Ds non dovrebbe tornare su Rai1?
«Non ce la riporteranno mai. La Ds deve avere un orario dignitoso perché è servizio pubblico e non si possono far vedere i gol a mezzanotte meno dieci».
Come fa a essere sempre così bella e in forma?
«Me lo dice anche il mio papà. Crollerò da un giorno all’altro. È il dna, le passeggiate con i cani, sto attenta all’alimentazione, non faccio più la vita spericolata di qualche anno fa. Mi spiace ma è così. Sono orgogliosa di avere l’età con davanti il numero 5 che ha Monica Bellucci, Alba Parietti. Andiamo alla grande, così come quelle col 6, guardate la d’Urso! È duro eliminarci». 



INTERVISTA A GORGIA ROSSI

Canale 5, poi Italia 1, il 20. Ora Rete 4. Giorgia Rossi è il volto bello del telecomando. Perché come se fosse in un ascensore riesce a saltare da un piano all’altro, o meglio tra i canali di Mediaset senza accusare vertigini o capogiri. Con la Champions la vediamo il martedì sera sul 20 nel pre-partita in compagnia di Bobo Vieri, su Canale 5 dopo la telecronaca di Pierluigi Pardo. Al mercoledì invece appuntamento su Italia 1 in seconda serata con Pressing Champions League. 

«La domenica con Pressing torno su Rete 4. Il pubblico si deve abituare a uno stile più classico, necessario per differenziarci rispetto a TikiTaka. Nel programma analizziamo gli spunti del weekend calcistico di Serie A. Ci sono tre ospiti, uno fisso (Walter Zenga), gli altri due un giornalista o un nostro talent (Ferrara, Tacchinardi, Pepe)».
In pratica la formula della domenica sportiva su Rete4. A proposito di DS la prima sfida contro la trasmissione più longeva della Rai non è andata benissimo con gli ascolti: 394.000 spettatori di media con il 3,4% di share contro 960.000 e 6,3% di Rai2.
«Noi siamo in linea con le aspettative della rete. Possiamo migliorare e crescere ancora, senza dubbio, ma non è stata una cattiva partenza».
 
 


Si trova ad affrontare la sua Nemica amatissima Paola Ferrari…
«Sfida entusiasmante. Paola è una grandissima conduttrice e giornalista. È stimolante trovarsi contro una veterana come lei. Io sono al primo anno di Serie A. Le sconfitte che ci saranno serviranno inevitabilmente per imparare e crescere».
Che cosa le piace di più della Ferrari?
«La sua sicurezza. Il modo di porsi. Sempre schietta, diretta: sinonimo di grande personalità».
In Champions la vediamo anche a bordo campo. Preferisce condurre da lì o in studio?
«Entrambi. Trasmettono emozioni diverse, ma danno la stessa adrenalina».
L’intervista che vorrebbe fare?
«A Messi».
Chi vince il campionato?
«È apertissimo. L’avevo detto alla partenza che Conte è una garanzia per una corsa a tappe. Riesce a trasmettere sempre le motivazioni giuste».
Cosa ha pensato quando è finita in panchina?
«Che bisognava continuare a lavorare per essere pronta alla prima occasione. L’azienda ha sempre continuato a credere in me anche nei momenti in cui non avevo un programma».
Le piacerebbe fare le telecronache delle partite?
«Assolutamente no. Ci sono gli uomini che sono molto bravi a farle. Per il giusto equilibrio e una convivenza serena direi che le telecronache le lasciamo ai maschietti e noi donne raccontiamo e facciamo vivere l’evento». 



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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Gennaio 2020, 20:57
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