Da Lorenzo a Olimpia, il racconto della 18enne e della mamma a Domenica In con Eva Robin's

Da Lorenzo a Olimpia, il racconto della 18enne e della mamma con Eva Robin's
«Durante l'infanzia sentivo e dicevo di essere metà maschio e metà femmina, ma con gli anni ho capito che mi sentivo donna e dovevo esserlo». Inizia così il racconto di Olimpia, nata Lorenzo poco più di 18 anni fa, a 'Domenica In'; la ragazza, che vive nel Frusinate, è stata la prima persona minorenne in Italia a vedersi riconosciuta da una sentenza la possibilità di cambiare sesso all'anagrafe. Una sentenza storica sia per la minore età, sia perché pochi mesi fa, pur avendo annunciato di averne l'intenzione, Olimpia non si era ancora sottoposta ad interventi chirurgici per il cambio di sesso.



In studio, ospiti della conduttrice Cristina Parodi, c'erano la mamma di Olimpia e Eva Robin's, una delle icone storiche del mondo lgbt italiano. La mamma della ragazza ha spiegato: «All'inizio per me non è stato facile, perché credevo di avere un figlio. Vedendo crescere Lorenzo, tuttavia, mi ha fatto capire che avevo una figlia e ho fatto di tutto per aiutarla, perché so quanto ha sofferto». In effetti, Olimpia ha raccontato il disagio e il conflitto interiore di sentirsi donna in un corpo maschile, ma anche i problemi a scuola: «Non volevo più andarci dopo i 13 anni, tutti mi vessavano e venivo discriminata anche dagli insegnanti». Per questo motivo sua madre ha spiegato: «Credo che i genitori debbano sempre stare dalla parte dei miei figli. Pur essendo divorziata da mio marito, anche lui è stato molto vicino a Olimpia. Sappiamo quanto sono stati duri questi anni e oggi vederla serena e felice è la cosa migliore che, da genitori, potessimo desiderare».



Eva Robin's, attore e cantante, ha poi aggiunto: «Io ho fatto una scelta anni fa, quando era molto più difficile. Per riuscire a ottenere successi del genere servono comunque dei genitori davvero forti e coraggiosi». La mamma di Olimpia, che oggi si sente a perfetto agio nella sua nuova identità femminile e sogna di fare la truccatrice, ha poi aggiunto: «Spesso la transessualità è vista come una disabilità, quando invece è l'esatto contrario. Essere transessuali significa avere una maggiore sensibilità rispetto ad entrambi i sessi e quasi sempre si è abituati a combattere disagi e discriminazioni».


Ultimo aggiornamento: Domenica 14 Gennaio 2018, 19:31
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