Oggi è un altro giorno, la commozione per la bambina prodigio scappata dalla guerra in Ucraina: «Ora non studio più»

Da Serena Bortone il racconto di una famiglia ucraina rifugiatasi ad Ancona dopo sei lunghi giorni di viaggio: ci sono mamma, papà e tre bambini

Oggi è un altro giorno, la commozione per la bambina prodigio scappata dalla guerra in Ucraina: «Ora non studio più»

A Oggi è un altro giorno, da Serena Bortone, il racconto di una famiglia ucraina scappata dalla guerra e rifugiatasi ad Ancona dopo sei lunghi giorni di viaggio. Ci sono la mamma, il papà e tre figli. La bambina più grande è un prodigio al pianoforte e balla. Si esibisce su Rai Uno insieme alla sorellina e commuove tutti i presenti. 

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Toccante anche il racconto dei genitori: «All'inizio quando sentivamo i bombardamenti a distanza dicevamo ai bambini che erano fuochi d'artificio. Poi quando si sono avvicinati hanno capito. Dormivamo di notte con i bambini nel mezzo.

Negli ultimi tempi la casa, i vetri, tutto si muoveva e non era più possibile rimanere». «Quello che colpisce - ammette il papà - che che i nostri parenti russi non ci credono, dicono che i bombardamenti sono "fake news". Parenti vicini non credono a me ma a Putin, sono zombie».

«Siamo partiti subito, non sapevamo dove andare. Abbiamo portato pochissime cose. Sei giorni ci abbiamo messo per arrivare ad Ancona. Dovevo proteggere la mia famiglia, però avrei voluto rimanere lì e lottare. Nel mio ristorante c'è un posto di blocco e tutti quelli che proteggono la Patria mangiano lì», aggiungono. Con un po' di nostalgia la bambina ricorda la sua maestra di pianoforte che è scappata anche lei: «Lei è bravissima, ma adesso non posso fare più lezioni». E alla domanda sui suoi cantanti italiani preferiti risponde: «I Maneskin».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Marzo 2022, 17:08
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