O anche no, il nuovo format in Rai. Una finestra sui disabili con Verdone, Angela, Mogol e tanti big

O anche no, il nuovo format in Rai. Una finestra sui disabili con Verdone, Angela, Mogol e tanti big

di Marco Castoro
Da domenica mattina alle 9:15 va in onda su Rai2 per dieci settimane un docu-reality di servizio pubblico e sociale con le lettere maiuscole, dal titolo “O anche no”. La vita di un gruppo di ragazzi che lavorano nell’Albergo Etico di Roma o suonano nel gruppo Ladri di Carrozzelle, con ospiti illustri come Piero Angela, Renzo Arbore, Arisa, Valentina Battistini, Cristina Bowerman, Paolo Borrometi, Giovanni Caccamo, Sabina Ciuffini, Flavio Insinna, Giulia Luzi, Nicoletta Mantovani, Jacopo Melio, Mogol, Bobo Rondelli, Jo Squillo, Carlo Verdone e Javier Zanetti. Con la partecipazione straordinaria del più noto "Troll" italiano: Gian Marco Saolinida. Interviste e conduzione a cura di Paola Severini Melograni. Un tema per ogni puntata: Amore, Sport, Cibo, Musica, Scuola e Bullismo, Fede, Famiglia, Ambiente, Animali e Lavoro.
«Un format che finalmente la Rai potrà vendere – spiega la conduttrice - e non solo comprarli come fa adesso pagando coi soldi dei cittadini. In Rai lavorano tanti professionisti super, quindi bisognerebbe ritornare alle autoproduzioni e comprare meno format».
 
 


Paola Severini, come nasce l’idea di questo format?
«Nasce da un gruppo di lavoro che si vuole bene con il prezioso contributo di Giovanni Parapini in prima linea. Un docu-reality confezionato dallo staff di Rai2 che ha vissuto coi ragazzi».

Tantissimi big…
«Gli ospiti tutti amici miei, venuti gratis. Hanno fatto a gara per venire. Altrimenti con tutti questi big quanto sarebbe costato alla Rai il programma? I soldi non si buttano».

Servizio pubblico e sociale…
«A dimostrazione che se si vuole anche questi programmi si possono fare. Non bastano solo le trasmissioni con le raccolte fondi per il sociale. La gente già paga la Rai con l’abbonamento, le raccolte servono se c’è un terremoto. Per il sociale invece bisogna avere idee, progetti. La politica e il mondo del lavoro possono fare tanto». 

Verdone, Angela, Mogol, chi è stato il più simpatico…
«Tutti bravi e carini. Javier Zanetti si è fermato a parlare parecchio con la ragazza cieca alla nascita della reception, una ragazza che parla 4 lingue e che nessuno ha mai assunto. A 32 anni lavora nell’Albergo Etico di Roma. Carinissima anche Joe Squillo che ha truccato le ragazze e ha fatto la pazzerella con loro. Si ride tanto, s’improvvisa, si è suonata la batteria coi cucchiaini».

Una finestra sulla disabilità finalmente anche in tv.
«Dei disabili non si può parlare solo se c’è un fatto di cronaca o se c’è un caso triste nel quale si piange. Dei ragazzi che hanno girato mezza Europa con Greta ne hanno parlato in pochi. Eppure è stata una grande cosa. Il mio obiettivo è portare i Ladri di Carrozzelle a Sanremo, ma non come due anni fa quando andarono ospiti, esibendosi davanti a 10 milioni e mezzo di telespettatori, bensì mi piacerebbe vederli in gara. Hanno una bella canzone, sono seguiti dal maestro Capranica e sarebbe opportuno che partecipassero alla competizione perché è in gara che ti senti normale, quando perdi o arrivi ultimo. E loro devono sentirsi normali».

L’orario alle 9.15 del mattino di domenica è un po’ penalizzante.
«Abbiamo dieci puntate, poi però il direttore Freccero ci ha promesso una striscia quotidiana per il nostro docu-reality nel periodo natalizio».
 
 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Settembre 2019, 16:00
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