Ex moglie di Totò Schillaci strappa la carta d'indentità in tv: "Lo Stato mi ha massacrata"

Ex moglie di Totò Schillaci strappa la carta d'indentità in tv: "Lo Stato mi ha massacrata"

di Valeria Arnaldi
ROMA - “Io non voglio più essere cittadina italiana perché lo Stato non ti tutela in Italia. Io sono stata massacrata dalla legge e dalla giustizia. Non  è possibile che una cittadina venga massacrata”.
Rita Bonaccorso, ex-moglie di Totò Schillaci, a Domenica Live, mette in atto una protesta in studio, strappando la sua carta d’identità in diretta, e torna a parlare della vicenda giudiziaria che la vede coinvolta, proclamando ancora una volta la sua innocenza.
“Non ho casa, vivo per strada, non ho lavoro, non mi interessa più nulla, possono fare tutto quello che vogliono di me. Mi hanno marchiata, flagellata, devastata tutta. Non posso lavorare perché devo andare nei tribunali. Non posso più mangiare, mi hanno sequestrato tutti i conti. Qualcuno si deve assumere la responsabilità di questa storia, devono essere guardati tutti i documenti”.
La Bonaccorso sarebbe stata condannata per pagare i creditori di una gioielliera fallita nel 1994, di cui la donna risulterebbe “socia apparente”. Un ruolo che lei ha sempre negato, anche attraverso i suoi legali. A coinvolgerla, afferma, sarebbe stata quella che credeva un’amica, titolare dell’attività, cui aveva fatto da testimonial per un periodo, nel tentativo di darle una mano. Più volte l’ex-moglie di Schillaci si è dichiarata innocente ma invano.
La casa il 4 aprile andrà all’asta .
“Mi assumo tutte le responsabilità di quello che sto dicendo. Il debito iniziale che tiene all’asta questa casa non esiste. Ho la casa all’asta per una cosa illegittima. C’è un processo penale alla Procura di Palermo ma la procura deve ascoltare. Sono state respinte tutte le istanze. Io ho tutti contro. Sto lottando da sola”.
La Bonaccorso mostra la sentenza in cui si dice che l’unica titolare della gioielleria era l’amica. Il 28 marzo, dopo un anno fuori casa, ha affisso i documenti in suo favore sul cancello perché tutti le possano vedere.
“Dal 2010 questa casa va all’asta. Era stata valutata due milioni di euro, adesso è a 500mila euro”.
In studio anche la figlia: “Chi ci darà la nostra casa, se accadrà il peggio, quando finalmente avremo ragione? Quella è la nostra casa e nessuno ce la deve toccare”.
Cosa farà la Bonaccorso se la casa sarà battuta all’asta?
“Se la casa viene venduta - risponde la donna - noi facciamo parte della casa. Chi la compra, compra anche noi. Io quella casa non la lascerò mai. Se avessi fatto il debito era giusto pagarlo, potevo farlo prima quando c’era Totò ma io non ho voluto perché voglio che la verità venga a galla. Io sono di parola, entrerò dentro casa, violerò il divieto di entrare in casa, mi farò arrestare”.

 
Ultimo aggiornamento: Domenica 2 Aprile 2017, 18:51
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