Netflix porta Narcos in Messico: «La guerra non è ancora finita»

Netflix porta Narcos in Messico: «La guerra non è ancora finita»

di Alessandra De Tommasi
Due giganti, il boss Felix e l'agente Kiki Camarena, si sfidano in una caccia all'uomo al cardiopalma in Narcos: Messico, il nuovo capitolo a puntate disponibile da domani su Netflix. Lo hanno presentato in anteprima i due protagonisti Diego Luna e Michael Pena al Lucca Comics and Games. Dopo le vicende del cartello della droga colombiano, la serie cambia scenario ma mantiene lo stesso tasso d'adrenalina. «A modificarsi spiega Diego Luna, reduce dal successo di Star Wars: Rogue One sarà soprattutto il linguaggio visivo: si vede subito che le questioni di cui si parla non sono risolte né arginate nel passato, ma spiegano perfettamente quello che succede nel paese oggi. Io vivo ancora in Messico e passo il confine con gli Stati Uniti due volte al mese. Quello di cui mi accorgo un po' ovunque, dalle elezioni in Brasile alla Brexit, è che le posizioni si stanno radicalizzando e credo che Trump si stia preoccupando delle persone sbagliate, ecco perché serve parlarne e creare un dibattito. È responsabilità di ciascuno di noi, non possiamo aspettarci che siano i politici a prendere tutte le decisioni».
Gli fa eco il collega Michael Pena: «Il mio personaggio, attualmente in galera, aiuta tutti noi a capire cos'è successo quando il suo impero si è sgretolato ma per me è stato complicato interpretarlo. Non giocavo con le armi neppure da bambino, figurarsi sferrare un pugno. Per cavarmela alle medie sono diventato il miglior amico dello studente migliore in arti marziali, quindi ora ogni volta che sparo sul set non dormo per tre giorni, lo vivo come un trauma da cui solo una bella bevuta a fine giornata può tirarmi fuori».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Novembre 2018, 09:51
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