Alberto Sironi, morto il regista del Commissario Montalbano: scelse Zingaretti per la parte
Camilleri, l'insegnamento del maestro: «Ascoltate sempre le ragioni degli altri, fino in fondo, anche quando noi coincidono con le vostre»
Nato a Busto Arsizio rimase folgorato dalla Sicilia, della quale si innamorò. Si formà alla scuola d'arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano, guidata da Giorgio Strehler e Paolo Grassi. Sironi cominciò a collaborare con la Rai a partire dagli anni Settanta. Realizzò alcune inchieste e reportage in Italia e all'estero per poi approdare alla regia.
L'esordio da regista e sceneggiatore risale al 1978 con due telefilm tratti dalla raccolta i racconti Il centodelitti. Per Rai1 diresse nel 1995 Il grande Fausto, una fiction sulla vita del ciclista Fausto Coppi.
Dalla fine degli anni novanta l'inizio dell'avventura alla regia del Commissario Montalbano ispirata al protagonista dei romanzi di Andrea Camilleri. Sironi si era regalato anche un breve cameo, nell'episodio omaggio a Marcello Perracchio, compianto interprete del dottor Pasquano: il regista entrava in scena con un vassoio di cannoli, dolce preferito del medico legale. Il set siciliano era stato riaperto lo scorso aprile quando il cast e la produzione avevano cominciato le riprese dei tre episodi che compongono la quattordicesima stagione del Commissario Montalbano e che vedremo nel 2020 su Rai1.
Il set era poi stato sospeso per lutto il giorno della morte di Andrea Camilleri, lo scorso 17 luglio a Roma (da qualche giorno aveva preso il comando della regia Luca Zingaretti, ma la gravità delle condizioni di Sironi non era ancora nota, si parlò allora di indisposizione). Per i tre nuovi episodi sono stati adattati sul piccolo schermo i seguenti racconti e romanzi di Camilleri: il primo film tv è tratto da La rete di protezione (2017) e vede il commissario alle prese con il mondo dei social network, mentre Vigata è in subbuglio a causa dell'arrivo di una troupe svedese impegnata a girare una fiction ambientata negli anni '50. Il secondo si intitola Il metodo Catalanotti ed è tratto dal romanzo uscito l'estate scorsa in cui Montalbano si trova a indagare all'interno di una compagnia teatrale amatoriale e, soprattutto, ha un incontro speciale che gli scatena una passione inaspettata. Infine c'è Salvo amato Livia mia, un mix di racconti il cui focus è la relazione tra Montalbano e la sua eterna fidanzata Livia.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Agosto 2019, 20:32
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