Miss Italia, le polemiche per il ritorno in Rai non si placano. Il Pd all'attacco «Vogliamo sapere chi ha deciso». FdI: «E' una manifestazione storica»

Miss Italia, le polemiche non si placano. Il Pd all'attacco «Vogliamo sapere chi ha deciso». FdI: «E' una manifestazione storica»

di Michela Poi
Sul ritorno del concorso storico di Miss Italia in Rai , le polemiche non si placano. Dopo le parole al vetriolo di Valeria Valente, senatrice dem e presidente della commissione femminicidio, che ha definito assurda la decisione  di riportare la kermesse in Rai, arrivano altre dichiarazioni di fuoco da parte di alcuni commissari di Vigilanza Rai, tra cui Michele Anzaldi e Loredana De Petris. Secondo i due commissari l'Azienda avrebbe preso la decisione di trasmettere di nuovo il programma su Rai 1 senza consultare il Consiglio di Amministrazione. Motivo per cui Anzaldi ha presentato un' interrogazione parlamentare. 

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MISS ITALIA, MICHELE ANZALDI (PD): «DECISIONE PRESA SENZA PASSARE PER CDA»

Su Facebook il deputato del Partito Democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, chiede all'azienda di fare chiarezza:  «Su Miss Italia c'è chi prova a fare confusione, ma la questione che interessa i cittadini che pagano il canone è molto semplice: chi ci guadagna col ritorno del concorso sulla Rai? Perché la trasmissione della finale su Rai1 è stata decisa in maniera carbonara, senza passare dal Cda, senza annunci ufficiali dell'azienda e con dichiarazioni della titolare del marchio Patrizia Mirigliani arrivate solo in pieno agosto? Perché 6 anni fa l'evento non era in linea con il Contratto di servizio e la mission del servizio pubblico, tanto da essere eliminato dai palinsesti, e adesso, invece, sì? Cosa è cambiato? Chi ha deciso?».


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MISS ITALIA, LA POLEMICA DI VALERIA VALENTE (PD)

«Nel 2013 – ha dichiarato la senatrice dem – su iniziativa del presidente Rai Anna Maria Tarantola e del direttore Luigi Gubitosi, la Rai aveva deciso di non trasmettere più programmi che riproponessero un’immagine stereotipata della donna e un utilizzo del suo corpo. Tra questi anche Miss Italia che oggi, con un vero e proprio colpo di mano, viene nuovamente inserita nel palinsesto del servizio pubblico».

«Ha dell’assurdo poi – prosegue la nota della Valente – che questa scelta sia stata presa senza l’approvazione del cda, i cui membri non sono stati messi al corrente. Nel nostro Paese i casi di violenza sulle donne continuano ad essere troppi. Un fenomeno che va combattuto, non ci stancheremo mai di dirlo, innanzitutto con un investimento in termini culturali sconfiggendo modelli e immagini di un rapporto asimmetrico tra gli uomini e le donne, combattendo la possibilità di utilizzare il corpo delle donne come fosse un oggetto».

MISS ITALIA, LA RISPOSTA DI FEDERICO MOLLICONE (FDI)

Di tutt'altro avviso Federico Mollicone di Fratelli d'Italia,che ha ribadito il valore che il programma ha per lo spettacolo italiano e per la storia culturale italiana.

«Miss Italia è una manifestazione storica e prestigiosa che valorizza la bellezza femminile e il talento artistico. I consiglieri Rai che hanno protestato per il ritorno del format sono imbevuti di politicamente corretto e inquinati dalle scorie della retorica neofemminista sessantottina. Miss Italia è un concorso storico nato nel 1939, che ha anticipato mantenendo grazia e stile la selezione di donne dello spettacolo e del cinema, ben prima dei talent show che la Rai ha in programmazione e che non accendono gli animi dei consiglieri Rai "sinistri". Bene ha fatto la Rai a programmare lo storico concorso. Esprimiamo la nostra completa solidarietá a Mirigliani e un grande in bocca al lupo alle ragazze, che porteró anche di persona durante la mia partecipazione al Festival di Venezia in qualità di componente della commissione Cultura».
 
Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Agosto 2019, 08:20
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