Miss Italia, per le prefinaliste piatti light con sapori del Veneto firmati dallo chef Angelo Rorato

Miss Italia, per le prefinaliste piatti light con sapori del Veneto firmati dallo chef Angelo Rorato
Leggera, autentica e molto veneta. È questa la formula scelta dallo chef Angelo Rorato per ingolosire, con i suoi piatti, le 185 prefinaliste di “Miss Italia”. «Ho sempre cercato di mantenere una cucina tradizionale legata al territorio. Chi la assaggia, deve capire subito cosa sta mangiando», spiega il cuoco del “Leonardo Royal Hotel Venice Mestre”, struttura che ospiterà dal 26 agosto per qualche giorno le concorrenti della 80esima edizione del concorso. «Mi concedo solo di rivisitare le ricette in chiave moderna e fantasiosa, ma senza stravolgerne l’autenticità», aggiunge Rorato, veneto “doc” e, come si dice dalle sue parti, “di razza Piave”. Lo chef ama la sua terra d’origine e continua a raccontarla nelle sue creazioni dopo aver girato il mondo. Runner incallito e abile ciclista, è con lo sport che fa volare la sua fantasia fino ai fornelli e alla tavola. Il menu si compone di ricette salutari, light e digeribili, in grado di rispettare i sapori reali e il loro bilanciamento. I prodotti sono fatti “in casa”, dal pane alla pasta, fino ai dolci.
 
 
IL MENU DELLE 185 PREFINALISTE DI MISS ITALIA
 
Nero al carbone con aroma di liquirizia, giallo alla kurkuma e pistacchi, bianco con miele di castagno, integrale con nocciole e cannella, ai cereali e semi con uvetta e pinoli tostati, ma anche a mo’ di focaccia, con sale e rosmarino. Il pane è immancabile nel menu delle miss. Come le insalate, del resto, con misticanza e rucola: tutte dell’orto, sono impreziosite da salse come citronette e yogurt mentato. Gli antipasti, rigorosamente del territorio, vanno dal prosciutto berico con perle di melone alle cozze in guazzetto rosso con panbiscotto, dalla crema di mais con mantecato di baccalà, alla fritturina con verdure croccanti, fino al gambero in saor veneziano.

I primi alternano gli gnocchetti di patata veneta in salsa di formaggio e spinacetti croccanti, e i risotti, come quello con vellutata di piselli e limone; ancora, le pennette integrali con pomodoro datterino e lamelle di grana padano, e il farro con verdurine mentate e ciuffi di mozzarelle. I secondi spaziano dal branzino locale in acqua pazza con l’orticello in agrodolce, alle seppie in umido con crema di polenta biancoperla, dalla tagliata di manzo in salsa di rucola e scaglie di Asiago, fino alla scaloppata di pollo al pesto di zucchine e ceci con pepe rosa. Infine, nel menu delle miss, ci sono i dolci: preparati “in casa”, prevedono il classico tiramisù, i biscotti con crema di gianduia e vaniglia, la focaccia veneziana con glassa di Moscato e fiori d’arancio, il cremoso ai tre cioccolati con gelè al frutto della passione e, ovviamente, l’insalata di frutta fresca di stagione.
 
 

 

CHI È LO CHEF ANGELO RORATO
 
Prossimo ai 50 anni, con 35 di esperienza professionale maturata con il classico percorso iniziale della scuola alberghiera a Jesolo Lido, ma già dal primo anno nel mondo del lavoro ogni weekend nei ristoranti e hotel del litorale, Angelo Rorato, di San Donà di Piave, acquisisce una profonda conoscenza della cucina nazionale e internazionale, così da anticipare i trend del settore. Le prime collaborazioni vanno dal Jolly hotel di Milano al Giappone, dalla Florida fino a Mosca. Rientrato in Italia, lo chef si mette ai fornelli di importanti brand da freelance. Tra questi, l’hotel Regina Olga, il Villa Erba di Como, il Maffei Verona e il Villa Palma Bassano del Grappa. Nel frattempo, nel 1998 vince il primo premio al concorso nazionale “Giovani cuochi”, nel 2000 entra nel Boscolo hotel al Leon d’Oro di Verona come sous chef e nel 2002 al Tower di Bologna, contribuendo all’apertura dell’Exedra e dell’Aleph a Roma.

Dopo una partecipazione all’evento Vinitaly Cooking Cup con lo chef del Copacabana Palace e con il ristorante dell’hotel Cipriani di Rio de Janeiro (Brasile), nel 2004 Rorato viene chiamato a seguire le nuove avventure di Bologna, Firenze e Barberino del Mugello della neonata compagnia UNA hotels. Ancora: per otto anni lavora ai più esclusivi e importanti happening di Venezia, con protagonisti i suoi palazzi e alberghi. Tra questi, il Molino Stucky Hilton con lo chef Franco Luise e Ivan Catenacci; il Gritti Palace con Daniele Turco; il Danieli con Gian Nicola Colucci; L’Europa e il Regina con Alberto Fol; il JW Marriott con Mauro Taufer. Infine, non mancano le collaborazioni con gli stellati: tra tutti, con lo chef Alain Passard (3 stelle Michelin) dell’Arpège di Parigi nel 2016 e Luca Fantin (1 stella Michelin) dell’hotel Bulgari di Tokyo nel 2017.
 
 
 
 
 
Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Settembre 2019, 12:54
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