“Mia Martini, fammi sentire bella”, su Rai 3 il ricordo della cantante a 25 anni dalla scomparsa

“Mia Martini, fammi sentire bella”, su Rai 3 il ricordo della cantante a 25 anni dalla scomparsa
Appuntamento giovedì 27 febbraio in prima serata su Rai3 con “Mia Martini, fammi sentire bella”, a 25 anni dalla scomparsa della grande artista. Il docufilm, con la regia di Giorgio Verdelli, è prodotto da Indigostories, la società di Indigo Film specializzata nella produzione di documentari e di format per la tv guidata da Alessandro Lostia.

Sarà Sonia Bergamasco a guidare lo spettatore attraverso un racconto a più voci narrato da coloro che con Mimì hanno realmente condiviso la vita e i momenti della sua carriera, dagli esordi all’abbandono delle scene, dal ritorno a Sanremo fino alla sua morte.

Leggi anche > Pechino express, la foto che sbeffeggia Antonella Elia? Ecco il tributo ad Achille Lauro

I ricordi della famiglia - con le sorelle Loredana, Leda e Olivia, e i nipoti Luca e Manuela. Le testimonianze delle amiche: Caterina Caselli, Gianna Bigazzi, Dori Ghezzi, Carla Vistarini, Alba Calia. Gli autori che per lei hanno scritto canzoni senza tempo come Maurizio Fabrizio, Mimmo Cavallo, Enzo Gragnaniello, Dario Baldan Bembo. I colleghi e gli addetti ai lavori come Renzo Arbore, Vincenzo Mollica, Nando Sepe, Ciro Castaldo, Mario Luzzatto Fegiz, Fernando Fratarcangeli, Carlo Costanzo, Lino Vairetti, Paola Turci, Franco Fasano, Marco Falagiani, Serena Rossi, Fio Zanotti, Gabriele Boiano, e tanti altri.

Un ritratto originale che, anche grazie a un intenso lavoro di ricerca, attraverso filmati rari, interviste mai pubblicate e memorie esclusive, restituisce una Mia Martini inedita: non solo l’artista fragile dipinta dalle cronache musicali di quegli anni, ma la donna capace di regalare “quella risata che arrivava sempre, anche quando era ferita a morte” e un’interprete che non ha mai perso lo smalto e la qualità anche nei momenti più bui.

“Fammi sentire bella” è una fotografia del suo “spirito libero”, difficile da collocare in una qualsiasi delle categorie di genere della musica italiana, e per questo così grande e attuale. Raccontarla è anche descrivere un pezzo importante del nostro passato prossimo, facendo arrivare anche ai giovani, che magari l’hanno scoperta su YouTube o dai social network, la sua immensa capacità espressiva, l’esigenza di vivere e fare sua ogni canzone, rendendola immortale.

Lo speciale contiene anche il nuovo singolo “Fammi sentire bella” che dà il nome al docufilm: il brano, scritto da Giancarlo Bigazzi, Angelo Valsiglio e Beppe Dati e pubblicato postumo da Sugar.

Il racconto si snoda tra la viva voce di Mimì - un lungo intervento registrato per la radio e mai andato interamente in onda e un’intervista con Lino Capolicchio – e le immagini delle sue esibizioni.

L’esperienza con la Durium rievocata da Dori Ghezzi, la trasformazione in Mia Martini e il primo successo con “Padre Davvero” che le valse la vittoria al Festival di Musica d’Avanguardia e Nuove Tendenze di Viareggio, i ricordi di Franco Califano e Bruno Lauzi custoditi in preziose immagini di repertorio in cui l’autore rivela la falsa partenza di “Piccolo Uomo”, ma anche la necessità di Mia di “sentire” ogni parola delle sue canzoni, tanto da tenere in un cassetto per ben 17 anni un capolavoro come “Almeno tu nell’universo” che segnò il suo ritorno a Sanremo nell’89 dopo anni di isolamento.

Mimì rivive nella pellicola dello straordinario concerto a Portofino del settembre 1994, ultimo live registrato in video e completamente inedito, che raccoglie oltre ai suoi successi più amati, incredibili interpretazioni di brani come “Emozioni” di Lucio Battisti, “La vie en rose”, “Ne me quitte pas”. Ma anche in una sorprendente versione di “Imagine” tratta dallo Stratos Festival del 1990, nella ripresa di una giovanissima Mia intenta a suonare la chitarra sul mare della sua Bagnara Calabra, o mentre canta “Agapimu”, l’insolito brano di cui scrisse il testo in greco. E ancora, nei fotogrammi che la ritraggono al fianco di Aznavour, in quelli in cui è eccezionalmente accompagnata ai cori anche da Fabrizio De André insieme a un giovanissimo Cristiano, e negli oggetti tutt’ora custoditi dalla famiglia e dagli amici come il suo pianoforte e il suo cappello preferito.

MIA MARTINI, FAMMI SENTIRE BELLA è un docufilm Indigostories prodotto da Alessandro Lostia, con Sonia Bergamasco, scritto da Giorgio Verdelli in collaborazione con Michaela Berlini. Organizzatore generale Ramona Di Marco, produttore esecutivo Silvia Fiorani. La regia è di Giorgio Verdelli.

Giorgio Verdelli, affermato autore di programmi televisivi e ideatore di “Unici”, torna alla regia di docufilm dopo il successo ottenuto con il lungometraggio “Pino Daniele - Il tempo resterà”, che ha fatto registrare il record di incassi per un documentario musicale e premiato con il Nastro d’argento nel 2018.

 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Febbraio 2020, 11:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA