Meno pay tv e più fiction on demand, così cambia l'offerta di Mediaset

Meno pay tv e più fiction on demand, così cambia l'offerta di Mediaset

di Donatella Aragozzini
Meno pay tv, più tv on demand. Il futuro di Mediaset sembra essere questo, almeno a giudicare da quanto emerso dalla presentazione dei palinsesti della prossima stagione a Montecarlo. «La pay classica si è un po' fermata ha detto Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente e ad del Biscione  È un settore che vive di avvenimenti sportivi che costano tantissimo. L'evoluzione di Premium va verso Infinity, ma parliamo di svariati anni».

Un'inversione di rotta verso il digitale terrestre, dopo anni di guerra con Sky a colpi di diritti calcistici, che sembra un po' forzata dalla perdita della Champions League per il triennio 2018/2021. «Con il calcio ho imparato che ci si perde sempre, ma abbiamo ancora una stagione di Champions e di serie A, poi vedremo ha chiarito La mossa di non presentarsi all'asta della Lega è stata un segnale che abbiamo voluto mandare, ritenevamo sbagliata la formazione dei pacchetti. A noi interessa il calcio ma a prezzi e con modalità ragionevoli».

Non è escluso, comunque, che alcune partite possano essere trasmesse su Canale 5, visto che «dare in chiaro la Juve nelle battute finali della scorsa stagione ci è sembrata una cosa doverosa per il pubblico italiano e, a dirla tutta, anche per la nostra concessionaria pubblicitaria», e che i diritti possano essere condivisi con altre piattaforme, perché «avere con un anno di anticipo la Champions potrebbe interessare anche a Sky».

Pay tv a parte, le mosse di Mediaset riguardano l'acquisizione del canale 20 del telecomando e di Radio Subasio, nonché lo sviluppo del servizio Mediaset play, che consente di vedere le proposte del Biscione ovunque e in qualunque momento, senza decoder o parabole, di far ripartire dall'inizio un programma in diretta o visualizzarne uno in tv lanciandolo dal telefonino.

Quanto ai palinsesti, le principali novità sono nuovi format per Savino e per la Gialappa's, che partiranno entrambi con una puntata de Le Iene per poi dedicarsi ad altro, nonché per Bonolis, che sarà al timone di un'evoluzione de Il senso della vita, il debutto a gennaio di Adrian, serie animata su Adriano Celentano in 13 episodi, realizzata tra gli altri da Milo Manara, Nicola Piovani e Alessandro Baricco, e una nuova linea editoriale per la fiction, con titoli come L'isola di Pietro con Gianni Morandi e Madre Mia, docu-fiction di Al Bano sulla storia di un secolo d'Italia vista dalla famiglia Carrisi. Smentito, invece, l'arrivo di Giletti: «Stanno andando avanti i colloqui con la Rai», ha precisato Pier Silvio.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Luglio 2017, 10:02
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