Costanzo e il malore, ecco la verità. E Maradona attacca Icardi

Costanzo e il malore, ecco la verità. E Maradona attacca Icardi
«Maria sarà sul palco di Sanremo, sposta una registrazione e si dice abbia avuto un malore; io ho avuto una bronchite, mi curo per evitare che diventi polmonite e si scrive che sono ricoverato in ospedale in fin di vita per un arresto cardiaco». Lo scrive su twitter Maurizio Costanzo, smentendo così direttamente le voci di un malore che lo avrebbe colto in questi giorni che circolavano sul web. «Io sto lavorando, lei sta lavorando, martedì registrerò 'L'Intervista' che vedrete giovedì sera. Diciamo che tutti cantano Sanremo, a volte in modo intonato, a volte in modo stonato e fuori luogo. Buon lavoro a tutti».  
MARADONA "ICARDI? PAGHERÀ NELLA VITA" In una lunga intervista, Diego Armando Maradona ha raccontato tutta la sua vita a Maurizio Costanzo ieri sera su Canale 5. L'ex Pibe de Oro non si è nascosto e ha parlato liberamente dei suoi problemi con la cocaina («Ho iniziato a Barcellona a 24 anni, ora non mi drogo da 13 anni») e Equitalia («Non è giusto che non possa fare niente in questo Paese»). Poi ha attaccato nuovamente Icardi, colpevole di aver rubato la moglie Wanda Nara all'amico Maxi Lopez: «È un traditore e pagherà nella vita - dice l'ex fuoriclasse del Napoli, così come riportato su SportMediaset - Sul campo segna, ma non sempre. Batistuta è dieci volte lui».

Ora Maradona ha sconfitto la sua dipendenza dagli stupefacenti: «La droga uccide, io sono fortunato ad essere qui; se avessi continuato, sarei morto. Ormai ho smesso tredici anni fa, ora posso alzarmi felice la mattina. Janina mi disse »papà, devi vivere per me«: io ringrazio Dio, perchè lui ha ascoltato Janina e mi ha fatto vivere». Si parla molto dei legami con la malavita napoletana: «Uscivo di notte e incontravo questa gente, mi fotografavano; io non chiedevo il passaporto per farmi fotografie, non sapevo fossero camorristi. Alla camorra non ho mai chiesto niente, loro mi hanno dato la sicurezza che alle mie due bambine non sarebbe successo niente. Parlai con Carmine Giuliano dopo la Coppa America dell'87 e su »La Gazzetta dello Sport« uscì che se non fossi tornato a Napoli avrebbero fatto del male alle mie bambine: lui mi rassicurò, dicendo che a loro non sarebbe successo niente».

A proposito di figli, il Maradona papà si scioglie parlando di loro: «Sono stato assente, ho lavorato tutta la vita, anche quando ero malato. Oggi però i miei figli possono dire che sono un bravo papà». Dopo 30 anni ha ricucito il rapporto anche con Diego Armando: «Ho sempre voluto vederlo, ma mi sono sempre fermato; appena l'ho conosciuto me ne sono innamorato, è uguale al papà. Ora sta vicino a me, lavora con me e lavorerà con me nell'Accademia Maradona a Dubai. I miei figli prenderanno tutto ciò che era del padre, sarebbe bello unire tutta la mia famiglia». E potrebbe arrivare anche il sesto figlio: «Mi piacciono i numeri pari...».

Ora si appresta a risolvere anche i problemi col fisco: «Era brutto perchè io non facevo i contratti, li facevano il mio agente e Ferlaino: perchè dovevo andare io in galera? Ferlaino può camminare tranquillo, stessa cosa Coppola, e io quando entro in Italia devo lasciare tutto. Ora stiamo parlando con Equitalia, perchè non è giusto che non possa fare niente in questo paese dopo aver fatto tutto col Napoli».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Gennaio 2017, 15:08
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