Marianna, la baby prostituta dei Parioli a "Oggi è un altro giorno": «La mia verità»

Marianna, una delle due baby prostitute dei Parioli, ospite del programma di Serena Bortone su RaiUno

Marianna, la baby prostituta dei Parioli a "Oggi è un altro giorno": «La mia verità»

Marianna, una delle due baby prostitute dei Parioli ospite di Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno” su RaiUno. Il caso delle due ragazzine della Roma bene, allora ancora minorenni, finite in un giro di prostituzione ha sconvolto nel 2013 la Capitale.

Marianna, la baby prostituta dei Parioli a "Oggi è un altro giorno"

Marianna, una delle due “baby prostitute dei Parioli” ospite di Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno” su RaiUno

Marianna, una delle due “baby prostitute dei Parioli” ospite di Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno” su RaiUno. Marianna oggi ha 22 anni , è fidanzata, lavora in un supermercato ed è diplomata in grafica. Ha deciso di raccontare la sua storia, anche attraverso un documentario in onda su Crime+Investigation: «Quando sono entrati i Carabinieri a casa avevo 14 anni - ha raccontato - Era mattina presto, avevano un mandato per “sfruttamento della prostituzione minorile” nei confronti di mia madre.

Pensavo fosse un equivoco, avevo collegato alla mia attività ma senza dargli particolare peso. Hanno portato via anche me e sono stata in una comunità per tre anni».

Tutto è iniziato perché con la sua amica volevano fare un viaggio estivo a Ponza ed erano in cerca di un lavoro: «Non c’era nulla, poi la mia amica ha scoperto questa possibilità. Ovviamente era una cosa che faceva paura, ma la mia amica ha iniziato e io vedendo che non era preoccupata ho cominciato a intenderla come una cosa normale e un giorno sono andata con lei. Da lì è cominciato tutto, ma non sapevamo in realtà in cosa ci stavamo cacciando, siamo state superficiali. Dopo la mia prima esperienza di prostituzione è come se il mio corpo si fosse diviso dall’anima, ho cominciato ad essere apatica, non sentire più nulla per difesa».

Con i soldi guadagnati ha aiutato anche la sua famiglia: «La vicenda è durata tre o quattro mesi e nell’ultimo periodo abbiamo lavorato in un appartamento. Non erano comunque cifre esorbitanti, anche se sono riuscita ad aiutare mia madre che era in difficoltà perché rimasta senza lavoro. Io le avevo raccontato all’inizio che spacciavo, lei al principio non voleva denaro ma io l’ho lasciato in casa e poi lei l’ha accettato. Avrei voluto che mi dicesse di smetterla ma non sono mai stata arrabbiata con lei, credo che non sia giusto criticare una figura materna per tre o quattro mesi di "scivolamento"...».


Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Novembre 2021, 15:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA