Maria Grazia Cucinotta a Verissimo: «Io vittima di violenza mentre tornavo a casa, la polizia non mi ha creduto»

Maria Grazia Cucinotta a Verissimo: «Io vittima di violenza mentre tornavo a casa, la polizia non mi ha creduto»

Maria Grazia Cucinotta a Verissimo: «Io vittima di violenza mentre tornavo a casa, la polizia non mi ha creduto». Maria Grazia Cucinotta si racconta a Verissimo mostrando la sua voglia di vivere e parlando delle iniziative benefiche che porta avanti, ma non dimentica un episodio drammatico vissuto a Parigi quando era una modella di vent'anni. : «È capitato anche a me di avere paura e tuttora non passa mai quel senso di essere preda, che mia madre mi ha trasmesso e che io ho trasmesso a mia figlia. È brutto essere donna e avere paura di andare fuori la sera».

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E racconta nel dettaglio quella sera da incubo: «Stavo ritornando a casa, avevo una tuta, mi sono girata e ho visto un uomo in giacca e cravatta, all'ascensore mi ha toccato il sedere, mi ha afferrato la felpa cercando di strapparla, ha cominciato a strattonarmi e poi è scivolato. Ero pietrificata, sentivo il cuore all'impazzata. Sono salita a casa, lui mi ha raggiunto e ha cercato di aprire la porta. Io ho chiamato l'agenzia». Non ha mai saputo chi fosse quell'uomo e ha subito una doppia violenza alla stazione di polizia quando ha sporto denuncia.

«Mi hanno chiesto 'che hai fatto?', 'come eri vestita?', pensavano che mi fossi inventata tutto, ma avevo segni sul collo, mi sono sentita veramente più sola. Per questo ho deciso di lottare contro la violenza».

L'attrice ha scritto un libro ed è da sempre vicina alle donne: «L'intento di questo libro è riuscire a raccogliere dei fondi, in modo da dare alle donne vittime di violenza un'indipendenza economica almeno per i primi mesi. Io sono sempre felice, la gente mi prende per matta. La felicità è anche creare la felicità intorno a me».

Sua figlia, di 19 anni, le sta accanto in questa battaglia: «Mia figlia è stata felice perché mia figlia ama la giustizia profondamente».  Poi sulla carriera e sulle nozze d'argento racconta: «Mi sono guardata indietro, è un traguardo bellissimo, non è facile resistere 25 anni soprattutto per chi fa il mio lavoro. Quando mi sono sposata, forse ero anche troppo ragazzina. Ci siamo risposati e ci siamo detti di esserci scelti veramente. Il periodo del lockdown è stata la prima volta che abbiamo vissuto per tre mesi sempre insieme. È andata benissimo».

Poi conclude: «Io sono felice di svegliarmi viva la mattina, perché stare vicino alle persone che stanno male fa capire che invecchiare è un dono pazzesco, tutti ci preoccupiamo delle rughe e del tempo che passa, ma io sono sempre felice».


Ultimo aggiornamento: Sabato 24 Ottobre 2020, 20:01
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