L'Aquila grandi speranze, la fiction sulla vita dopo il sisma su Rai1 dal 16 aprile

Video

di Donatella Aragozzini
L’AQUILA - Raccontare il terremoto dell’Aquila dal punto di vista di chi è sopravvissuto e cerca di riprendere in mano la propria vita, rientrando nella propria casa e impegnandosi in prima persona per ricostruire la città. È il punto di vista inedito di L’Aquila grandi speranze, 6 puntate coprodotte da RaiFiction e IdeaCinema, in onda dal 16 aprile in prima serata su Rai1. Diretta da Marco Risi, che si è ritrovato «per la prima volta a girare un film così lungo», la serie è ambientata un anno e mezzo dopo il sisma e ruota attorno alle vicende di due nuclei familiari, Fiumani (Giorgio Tirabassi e Valentina Lodovini), gli unici tornati a vivere nel centro storico, nonostante non abbiano ancora gli allacci di luce e gas, e i Basile (Giorgio Marchesi e Donatella Finocchiaro), che in quella tragica notte, scesi in piazza dopo la terribile scossa, hanno perso di vista la figlioletta di 6 anni e non si rassegnano al fatto che la polizia voglia ora interrompere le ricerche.
«Quello che ha di originale questa serie è questa idea così forte, quella di immaginare questa città quando al terremoto fisico è succeduto un terremoto emotivo che ha colpito la popolazione – spiega Tinni Andreatta, direttore di RaiFiction - Da una parte ci sono le persone che guardano a quello che hanno perso, gli adulti, dall’altra chi guarda al futuro, i giovani, che vivono sì il dolore ma anche le speranze. Una caratteristica è proprio la molteplicità dei punti di vista, delle reazioni a questo evento così drammatico». «Chi viene qui non può non sentire emozioni diverse dal solito – commenta Marchesi – quei pochi secondi sconvolgono una vita, è una detonazione che crea delle crepe. È interessante accendere le luci su un momento in cui si erano un po’ spente le luci dopo il G8».
«In questa fiction ci sono scene di vita quotidiane che però hanno come sottofondo una nota di contrabbasso tetra – spiega invece Tirabassi – è come se questa ferita venisse un po’ più a galla, più passa il tempo e più emerge in superficie. Un grande vantaggio che abbiamo avuto è stato lo sguardo cinico del regista, il suo punto di vista sempre asciutto, che non ci ha mai fatto cadere nel compiacimento del dramma». Valentina Lodovini, invece, sottolinea che «per la prima volta ci si occupa del sisma dell’Aquila in una fiction ed è importante che si torni ad accendere i riflettori su questa vicenda, affinché il paese non dimentichi».
Nel cast anche Luca Barbareschi nei panni di un costruttore venuto da Roma, un “cattivo” ma non in senso assoluto: «Non è un personaggio che ride mentre le case crollano – precisa – ha anche vissuto drammi personali nei confronti del terremoto».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Aprile 2019, 09:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA