Il “Paradiso delle Signore”: rischio chiusura per la soap opera

Il “Paradiso delle Signore”: rischio chiusura per la soap opera

di Alvaro Moretti
Rischia di vivere l’inferno della chiusura ““Il paradiso delle signore”, la soap opera sull’Italia del boom economico. Dopo lo spostamento da Torino a Roma della produzione per il niet dei sindacati all’intensificazione dei turni di lavoro imposti dalla serialità della storia, ora arriva lo stand by della Rai.

E i timori di maestranze e produzione: negli studi Videa a Prima Porta è stata costruita per l’occasione una cittadella dove devono lavorare 500 operatori, di cui 150 tra troupe, attori e regista. Una puntata al giorno, cinque a settimana il ritmo della serialità di una soap che aveva raggiunto il 14-15 per cento di share (al di sopra dell’audience media della sua fascia oraria). “Il Paradiso delle signore”, però, non può attendere: lo stop rappresenterebbe per la filiera produttiva capitolina del settore un colpo durissimo. E un brutto colpo per tutti gli aficionados delle storie di Teresa Iorio, Pietro Mori e degli altri personaggi che ben rappresentavano uno spaccato dell’Italia a cavallo tra la fine dei Cinquanta e degli Anni Sessanta.
Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Febbraio 2019, 08:39
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