La guerra in Siria secondo Saviano. Fazio "Immagini dure, scusateci". Il video della bambina che chiede aiuto

Video

di Guglielmo Nappi
La guerra in Siria, l'inferno della Ghouta a Damasco, spiegata da Roberto Saviano. Una guerra, che come tutte le guerre, ha buoni e cattivi. E vittime che, purtroppo sono quasi sempre i bambini. Come quelli intrappolati nell'enclave di Damasco, intrappolati da settimane e da cui non possono più uscire.

Fazio, l'intervista ad Alain Delon

Un racconto che Saviano organizza raccogliendo alcuni video da Twitter e per i quali si scusa Fazio: "Immagini dure, ma abbiamo deciso di trasmetterle". Si vede così l'immagine simbolo della bambina con la valigia, ma soprattutto si resta colpiti dal racconto della ragazzina che nell'inferno della Ghouta, come altri coetanei, è prigioniera da settimane senza acqua né cibo e ha "come letto il pavimento".



Ci sono anche le testimonianze di Mohamed che racconta sui social network gli orrori della guerra. Più ardita l'acrobazia di Saviano su Afrin, altra città, altre latitudini, altri attori in campo, ma si fa in tempo a capire che nella guerra secondo il giornalista, qui i cattivi sono i turchi e i buoni i curdi. Dimenticando, probabilmente, che i due scenari di guerra, Ghouta e Afrin, sono incompatibili tra  loro e che per raccontarli bene andrebbero spiegate radici e origini di popoli da sempre in guerra. Ma questa è un'altra storia e (sarebbe) un'altra tv

 
Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Novembre 2018, 09:53
© RIPRODUZIONE RISERVATA