Giovanni Vernia giudice a Rds Academy: «Amo gli speaker che fanno una radio naif»
di Donatella Aragozzini
Come è stato questo ritorno?
«Il primo anno non mi ero trovato a mio agio, non mi piace essere cattivo, invece stavolta mi hanno detto di essere me stesso. Sono stato un giudice anomalo: ho cercato di dare consigli sulla base della mia esperienza radiofonica e di divertire il pubblico».
Come sono stati i concorrenti?
«C'è stato chi mi convinceva di più e chi di meno, ma i finalisti sono tutti bravi, con una proprietà di linguaggio, una dialettica e un modo di improvvisare, che possono fare anche una radio un po' naif come la mia. Secondo me, RDS sta cercando qualcuno per sostituirmi».
Contemporaneamente a RDS Academy c'è stata la partecipazione a Tale e Quale Show come concorrente.
«Sì, inizialmente non lo volevo fare perché sono abituato a fare parodie, poi Conti mi ha convinto dicendomi che la gente non sa che so anche cantare e ballare. E mi sono divertito».
Ora è in scena Vernia o non Vernia: questo è il problema: che spettacolo è?
«È tutta la mia vita fin da piccolo, con un demone che mi costringeva a non essere mai stesso, facendo le parodie dei miei zii del Sud prima, dei miei capi dopo, finché sono diventato un comico. Giampiero Solari, il figlio Pablo e Paola Galassi mi hanno dato una forma teatrale, quindi non ci sono solo belle risate ma anche momenti di riflessione. Tra le tappe, sarò a Monza il 23 marzo e probabilmente a Roma tra aprile e maggio».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Dicembre 2018, 14:23
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