Giovanni Minoli: «Porto l'ambiente in tv. C'è poco tempo per salvare il pianeta»

Giovanni Minoli: «Porto l'ambiente in tv. C'è poco tempo per salvare il pianeta»

di Donatella Aragozzini
Lo sviluppo sostenibile, le energie rinnovabili, i progetti per conciliare produzione e attenzione alle risorse della Terra. Sono i temi di cui si occupa Green leader - Le aziende e il pianeta, il lunedì alle 20.40 su National Geographic: alla conduzione, uno degli uomini-simbolo della Rai, Giovanni Minoli, che dal 1972 al 2013 ha lavorato per la tv pubblica sia come dirigente che come autore-conduttore.

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Perché questo programma?
«Perché è un tema di cui si sente necessità: non c'è più tempo per salvare il pianeta e in molti lo hanno capito. Basti pensare che Black Rock, il più grande investitore al mondo, investe nelle imprese che conciliano sviluppo con sostenibilità, orientando almeno l'1% del proprio bilancio verso le energie rinnovabili. Quindi intervisto i leader di aziende supertop italiane, per farmi raccontare cosa stanno facendo in questo senso».

Quali sono le aziende in questione?
«Sono di 10 settori diversi, si va dalle gomme Pirelli alle moto Piaggio, dalla banca San Paolo all'Enel. Nella prossima, che è la terza, intervisterò Brunello Cucinelli, Presidente e Ad dell'omonima azienda di abbigliamento».

Dopo 40 anni in Rai e due anni a La7, è approdato a National Geographic. Sarà lì il suo futuro?
«Ci sono diversi progetti che potremmo sviluppare con la rete, a cominciare da un secondo ciclo di Green leader. Ma tornerò anche su La7, il mio Faccia a faccia dovrebbe ripartire il prossimo anno».

Tra le reti che ha diretto c'è anche Rai2. Come le sembra l'indirizzo che sta dando il nuovo direttore Freccero?
«Carlo è un amico e un bravo direttore, ma non ha senso che resti solo per un anno e senza stipendio, deve avere tre anni, perché in così poco tempo non può fare miracoli. La legge Madia è sciocca su questo punto: la Chiesa è cambiata dal Concilio Vaticano II indetto da un Papa di 81 anni, Chaplin ha fatto un figlio a 80 anni, Camilleri ha raggiunto il successo in vecchiaia... le eccellenze non hanno età».

Non solo tv: il suo ultimo lavoro è un libro, Il cancro ha già perso, scritto con l'immunologo Michele Maio. «Sì e sta avendo un grande successo.
Sono molto contento per i malati e per aver portato all'onore delle cronache un genio, il professor Maio: l'immunoterapia è una rivoluzione totale e del centro di Siena dobbiamo essere fieri».

Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Febbraio 2019, 08:32
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