Giletti torna con “Non è l'Arena”: «Candidarmi a sindaco? Ci ho pensato»

Ancora due anni di contratto con La7, poi la politica? "Il fatto che i partiti mi chiedano di candidarmi la dice lunga sulla crisi che vivono"

Torna Giletti con “Non è l'Arena”: «Candidarmi a sindaco? Ci ho pensato»

di Marco Castoro

Alla fine ha deciso di presentarsi ai blocchi di partenza per un'altra sfida. L'ennesima. Massimo Giletti torna stasera con Non è l'Arena in prima serata su La7. È un Giletti sessantenne un po' amareggiato per essere finito sotto scorta dopo la crociata contro le scarcerazioni dei mafiosi, ma carico per ripartire con le inchieste che se si esclude Report in tv nessun altro fa.


«Confesso di aver pensato di chiudere - ammette Giletti - poi ho deciso di rimettermi in gioco perché questo paese deve sapere la verità. Ma per favore non chiamatemi populista. Semmai mi sento un eretico alla ricerca della verità e anche un po' masochista, perché andare in onda il mercoledì non è semplice».

Nella prima puntata Giletti butta giù le mascherine ffp2 utilizzate in alcuni ospedali (in trasmissione faranno i nomi delle strutture) la cui certificazione le definisce «scarsamente protettive».  Ancora due anni di contratto con La7. Poi c'è la politica? «Il fatto che i partiti mi chiedano di candidarmi la dice lunga sulla crisi che vivono. Candidarmi a sindaco? Ci ho pensato ma non ci sono speranze con uno come me, perché non mi farei usare. Io amo Roma, non tornerei più a vivere al Nord, però la città non può rimanere così. Bisogna cominciare dalle periferie. E non fate paragoni con Milano? Il capoluogo lombardo è grande come due quartieri di Roma».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Settembre 2021, 15:57
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