LA CERIMONIA

Gianni Minà, la camera ardente in Campidoglio. Da Veltroni a Ricky Tognazzi fino a Gualtieri: l'ultimo saluto al giornalista

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Corone di fiori colorate e la maglia del Toro

Corone di fiori colorate e la maglia del Torino calcio, città natale di Gianni Minà. Roma ha voluto rendere l'ultimo omaggio al giornalista e conduttore televisivo morto lunedì a 84 anni, allestendo la camera ardente nella Sala della Protomoteca in Campidoglio. Questa mattina ad accogliere il feretro è stato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, insieme alla moglie Loredana e alle tre figlie Francesca, Paola e Marianna. Insieme a loro anche all'assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor, e Don Luigi Ciotti fondatore dell'associazione Libera. Una maglia del Torino calcio, città natale di Minà, è stata adagiata sul feretro

Gualtieri: un giornalista e un autore televisivo straordinario

Gianni Minà «è stato un giornalista e un autore televisivo straordinario, autore di pagine memorabili di giornalismo, una personalità riconosciuta in tutto il mondo» e che «è stato impegnato in tante battaglie per i diritti e per la libertà». Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nel corso della camera ardente di Gianni Minà allestita fino a questa sera nella Sala della Protomoteca del Campidoglio. «Penso uno tra i più grandi giornalisti che l'Italia abbia avuto - ha sottolineato Gualtieri -, che ha saputo interpretare la sua professione in un modo vigoroso e impegnato. È stato protagonista e testimone di pagine fondamentali della storia del '900 e della storia politica più recente. È andato in America Latina, ed è stato impegnato in tante battaglie per i diritti e per la libertà.

Insomma, qualcosa di più di un giornalista»

 

 

A salutare il giornalista il Presidente Anpi Gianfranco Pagliarulo

A salutare in Campidoglio Gianni Minà, il giornalista morto lunedì sera a 84 anni, alla sala della Protomoteca dove è stata allestita la camera ardente, anche numerosi membri dell'Anpi, tra cui il Presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo.

Arrivato il feretro del giornalista

È arrivato in Campidoglio il feretro di Gianni Minà, il giornalista morto lunedì sera a 84 anni. Ad accoglierlo, oltre alla sua famiglia, il primo cittadino di Roma Roberto Gualtieri. La bara di Minà è stata sistemata nella sala della Protomoteca dove è allestita la camera ardente.

Gualtieri accoglie il feretro

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri accoglie il feretro di Gianni Minà in Campidoglio. A seguire, apertura al pubblico della camera ardente. Roma, Campidoglio ingresso dal Portico del Vignola

La cerimonia

I funerali di Gianni Minà si svolgeranno in forma privata. È quanto si legge sul profilo Facebook del giornalista scoparso a 84 anni. Nel messaggio si ricorda anche che la camera ardente è aperta oggi dalle 10 alle 19 nella sala della Protomoteca in Campidoglio.

Gianni Minà aveva pensato a tutto, amava così tanto il suo lavoro da volerlo tutelare per tramandarlo, farlo godere a chi di certi personaggi e di certa epoca aveva solo lontanamente sentito parlare. Cosa resterà degli incontri mitici con il subcomandante Marcos, Mohammed Alì, Fidel Castro, il Dalai Lama, Diego Maradona e di quell'agendina tanto invidiata da Massimo Troisi, quell'eccezionale elenco di numeri in cui trovavi pure quello di Gesù? «Niente andrà perduto, proprio come lui stesso fino all'ultimo voleva: ha lavorato fino a pochissimo tempo fa per preparare tutto», dice all'ANSA Andrea Conforti, vicepresidente della Fondazione Gianni Minà, appena nata nel gennaio scorso. Tra i presenti, Roberto Gualtieri, Franco Carraro, Don Luigi Ciotti, Sigfrido Ranucci, Andrea Purgatori, Walter Veltroni, Ricky Tognazzi e una delegazione Anpi con Gianfranco Pagliarulo.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Marzo 2023, 16:23
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