Kristina testimone delle feste di Alberto Genovese a ​Live non è la D'Urso : «Una volta trovammo una ragazza nuda tra gli escrementi»

Kristina testimone delle feste di Alberto Genovese a Live non è la D'Urso : «Una volta trovammo una ragazza nuda tra gli escrementi»

Ospite a "Live Non è La D’Urso" Kristina, una testimone delle feste di Alberto Genovese. Kristina, una ragazza che per due anni ha partecipato ai party di Alberto Genovese, l'imprenditore in carcere per aver stordito con della droga e poi stuprato una ragazza di diciotto anni.

Leggi anche > Lockdown Germania dal 16 dicembre al 10 gennaio

Kristiana ha conosciuto Genovese, con cui ora non ha più rapporti, per caso: “Ho conosciuto Genovese - ha raccontato - quando avevo 18 anni, per caso, un ragazzo mi ha detto “Andiamo in piscina” e sono finita da lui. Era giorno, verso sera si è movimentata la situazione e sono arrivate altre persone. Nel pomeriggio ha provato ad approcciarmi, io l’ho respinto mentre circolava alcol e droga.  Sono andata via, ma siamo rimasti in contatto. Ho partecipato a una decina, forse una ventina di feste. Lui nei party era sempre molto fisico: si avvicinava a tutte le ragazze, ci ballava in modo provocante però tutti lo accettavano perché era lui che offriva.

Aveva una specie di “Sindrome da sceicco”, non c’erano altri uomini se non alcuni amici e il suo braccio destro.

Una sera, in una villa di Ibiza, è successo qualcosa di tragico che vuole raccontare: “Ho preso il suo aereo molte volte per andare a Ibiza. Una di queste eravamo quattro ragazze (di cui tre modelle), un ragazzo e appunto Alberto Genovese. Una di loro, che veniva dalla Lituana, ha cominciato a provarci con lui. Dopo poche ore si sono chiusi in camera e non li abbiamo visti per tre giorni".

Finita la festa, l'ha finalmente incontrata: "Gli altri sono andati via, noi l’abbiamo poi ritrovata in una camera, a letto, addormentata nuda fra i suoi escrementi. Non so cosa sia successo, posso supporre. L’hanno messa sotto la doccia, dov’è rimasta per un’ora. Non ha voluto un'ambulanza, forse perché aveva assunto droghe. Ha smesso di parlare, camminava a gambe divaricate, una scena che non posso dimenticare. Noi stupidamente pensavamo che fosse colpa sua, perché reduce dall’uso di sostanze stupefacenti. Oggi capisco che forse abbiamo sbagliato a giudicare".    


Ultimo aggiornamento: Domenica 13 Dicembre 2020, 23:35
© RIPRODUZIONE RISERVATA