Floris a Che tempo che fa: «Il vero patriottismo non è respingere gli immigrati, ma aiutare chi lo vuole a diventare italiano»
Leggi anche > Giovanni Floris presenta il suo nuovo libro a "Insieme Festival"
«Per le statistiche si è giovani fino ai 35 o anche oltre, anche nei sondaggi - ha detto Floris - Noi siamo un Paese di anziani che vota solo chi fa le cose per gli anziani, spesso vince le elezioni chi promette uno o due mesi in più di pensione. Poi ci sono giovani che non riescono a comprare casa».
«Serve un’alleanza - insiste il giornalista - i giovani non si ribellano perché non si vedono un soggetto collettivo. Sono talmente abituati ad essere messi da parte, che si sono rassegnati. C’è un sondaggio recente che è incredibile: quando chiedi ai ragazzi tra i 15 e i 35 anni se preferiscono che lo Stato tolga qualcosa agli anziani per darla ai giovani, rispondono di no. Perché pensano: se lo Stato dà qualcosa a mio nonno, lui la dà a me. Se gliela tolgono, se la tiene lo Stato».
«Bisognerebbe che i giovani si abituino ad una dimensione politica, partendo da un servizio civile obbligatorio, specie per l’assistenza e l’integrazione degli immigrati. Questo sì che è patriottico: insegneremmo agli immigrati la bellezza della nostra cultura, delle nostre leggi. Il vero patriottismo per me è convincere gli altri a diventare italiani, non lasciarli fuori quando vorrebbero esserlo», le parole di Floris.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Ottobre 2020, 13:27
© RIPRODUZIONE RISERVATA