Floris a Che tempo che fa: «Il vero patriottismo non è respingere gli immigrati, ma aiutare chi lo vuole a diventare italiano»

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Il giornalista Giovanni Floris è stato ospite nel weekend appena finito di Fabio Fazio a Che tempo che fa, dove ha presentato il suo nuovo libro “L’alleanza - Noi e i nostri figli: dalla guerra tra i mondi al patto per crescere”. E l’ex conduttore di Ballarò, ora al timone de DiMartedì su La7, ha affrontato il tema del difficile rapporto tra i giovani e gli anziani in Italia.

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«Per le statistiche si è giovani fino ai 35 o anche oltre, anche nei sondaggi - ha detto Floris - Noi siamo un Paese di anziani che vota solo chi fa le cose per gli anziani, spesso vince le elezioni chi promette uno o due mesi in più di pensione. Poi ci sono giovani che non riescono a comprare casa».

«Serve un’alleanza - insiste il giornalista - i giovani non si ribellano perché non si vedono un soggetto collettivo. Sono talmente abituati ad essere messi da parte, che si sono rassegnati. C’è un sondaggio recente che è incredibile: quando chiedi ai ragazzi tra i 15 e i 35 anni se preferiscono che lo Stato tolga qualcosa agli anziani per darla ai giovani, rispondono di no. Perché pensano: se lo Stato dà qualcosa a mio nonno, lui la dà a me. Se gliela tolgono, se la tiene lo Stato».

«Bisognerebbe che i giovani si abituino ad una dimensione politica, partendo da un servizio civile obbligatorio, specie per l’assistenza e l’integrazione degli immigrati. Questo sì che è patriottico: insegneremmo agli immigrati la bellezza della nostra cultura, delle nostre leggi. Il vero patriottismo per me è convincere gli altri a diventare italiani, non lasciarli fuori quando vorrebbero esserlo», le parole di Floris.
 

Ultimo aggiornamento: Lunedì 5 Ottobre 2020, 13:27
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