Mannoia e "La musica che gira intorno": «Mi ispiro a Mina per i miei due venerdì sera in tivù»

Mannoia e "La musica che gira intorno": «Mi ispiro a Mina per i miei due venerdì sera in tivù»

di Rita Vecchio

Torna in tv con musica, "duetti unici” e tanta voglia di ripartire. Fiorella Mannoia sarà protagonista dello show di Rai 1 in due puntate - stasera e il 22 gennaio alle 21:25 - “La musica che gira intorno”. Titolo «preso in prestito dalla canzone di Ivano Fossati: felice che lo usiamo - racconta la Mannoia - ma non parteciperà».

Ivano Fossati non ci sarà, ci sarà in compenso, nella seconda puntata, Zucchero: con loro la Mannoia aveva cantato il brano nel 2012 durante uno speciale sul cantautore genovese. Tanti gli ospiti di stasera: Baglioni, De Gregori, Panariello, Mengoni, Giallini («tra i momenti più divertenti»), Leo, Giorgia, Bocelli, D'Alessio, Ambra Angiolini, Siani.

Presente anche Amadeus che parlerà della presenza di Achille Lauro al Festival. “La musica che gira intorno” porta la regia di Duccio Forzano che dice: «L’ho inseguita per tanto tempo. A parte il videoclip Sally e qualche incontro a Sanremo, non ero ancora riuscito a lavorare con Fiorella in uno show potente come questo. Tamponati e senza pubblico: non è stato facile.

Ma questo show è la voglia di sapersi rialzare».

Registrato al Teatro 1 di Cinecittà World di Roma «in modo innaturale con una platea vuota - continua la Mannoia - e aiutati dal suono di applausi, immaginavamo la gente». Il paragone corre a “C’è posta per te”, il programma di Maria de Filippi su Canale 5 che lo scorso sabato è andato in onda con il pubblico separato dal plexiglass. A chi le chiede qual è il suo modello tv - la Mannoia ha già fatto Uno, due e tre…Fiorella! nel 2017 sempre su Rai 1 - risponde Mina («Mi sento vicina a lei nel suo modo di fare e di essere, anche se siamo vocalmente diverse. Il modello sono stati i suoi sabato sera»).

E farebbe ancora cinema («sono qui, ma non mi chiamano», dice ridendo) dopo l’esperienza con Michele Placido. «Fiorella incarna il servizio pubblico con sobrietà ed eleganza. Coinvolgerla è stato uno dei primi pensieri quando sono arrivato a Rai 1 - dice il direttore Stefano Coletta in conferenza - Non mi piacciono i programmi trash: questo programma è un modo bello per reagire a questo tempo bastardo». 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 15 Gennaio 2021, 13:16
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