Un tiggì da Leone (Filomena): «Il mio stile a Tgcom24? Notizie senza giri di parole»

Un tiggì da Leone (Filomena): «Il mio stile a Tgcom24? Notizie senza giri di parole»

di Marco Castoro
Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. È il caso della carriera di Filomena Leone, giornalista approdata a Mediaset nel gennaio 2013 e - dopo aver lavorato anche a diMartedì con Floris, al tg di Mentana su La7 e a Sky Tg24 - da poco è tornata nella scuderia del Biscione. «Aver cambiato innumerevoli testate giornalistiche per me equivale a una medaglia, perché sono i precari che tengono in piedi l'Italia. Dalla scuola alla sanità - senza risparmiare il giornalismo - sono tanti i professionisti non stabilizzati ai quali il decreto dignità ha complicato la vita». 

Il direttore Andrea Pucci assieme a Paolo Liguori l’hanno ingaggiata per il canale allnews di Tgcom24, mettendo a segno un colpo da calciomercato. E lei, pronta, è subito scesa in campo in conduzione con ore e ore di diretta. 

È contenta di essere tornata a Mediaset, dopo aver lavorato al Tg5, Matrix, Quinta Colonna e Domenica Live? 
«Molto. Dopo le esperienze di Roma al Palatino, ora sono a Cologno Monzese e mi sento a casa. Sono circondata da validi professionisti, si lavora in sinergia facendo squadra. Non potevo desiderare niente di meglio che far parte di un bel gruppo affiatato».

Che ricordo ha del giorno in cui ha varcato la soglia della porta del Tg5?  
«Era dicembre 2012 e feci il primo colloquio in una tv nazionale con Andrea Pucci. All’epoca lavoravo in un’emittente locale del Lazio». 

 Nel suo CV c’è anche la carta stampata... Si è occupata di cronaca giudiziaria per Leggo? 
«Sì, è vero.  Leggo mi ha portato fortuna».

 Lei ha lavorato con colossi della tv tipo Floris, Mentana, d’Urso. Che cosa le hanno insegnato?
«Floris l’intraprendenza. Mentana i tempi televisivi. La D’Urso la versatilità».

Autorevole e sempre a suo agio, sia nel ruolo di anchorwoman sia in quello di inviata. Quali dei due preferisce?
«Essere una giornalista televisiva significa ricoprire entrambi i ruoli. La priorità è raccontare i fatti, indipendentemente se si è in studio o in prima linea. Ma non c’è solo la diretta, perché nelle redazioni televisive bisogna anche fare il coordinamento in regia, preparare scalette, montare servizi».

La sua conduzione è istituzionale. Stile Bbc e Cnn…
«TgCom24 ha una sua identità. Le notizie vanno date senza giri di parole o fronzoli, soprattutto in un canale allnews che ha ritmi serrati». 

Il suo sorriso ha conquistato i follower, tanto che sul web è stata incoronata la Regina del #Telesorriso. Chi le ha attribuito questo titolo? 
«Mi ha ribattezzato così il settimanale di critica tv dedicato alle telegiornaliste. Gliene sono grata, ringrazio e accetto di buon grado il titolo, ma mi raccomando non chiamatemi Sua Maestà». E se la ride (ndr). 

Ha un passato da sportiva, vero?  
«Direi che sono ancora una sportiva... (ride ancora, ndr). Mi alleno costantemente e ritrovo benessere con l’antigravity pilates e il suspension fitness. E, come in passato, pratico nuoto e kick boxing».

Ma vuole andare alle Olimpiadi?
«No. Ma chi informa… deve essere in forma».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Luglio 2020, 19:38
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