Enrico Brignano in prima serata su Rai 2 con "Un'ora sola vi vorrei": «Il varietà più corto della tv, tutto in sessanta minuti»

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di Emiliana Costa
«Ormai di mascherine non si parla più, ognuno ha la sua personalizzata. Durante il lockdown, mi' zio arrivò a casa con una ffp4, l'abbiamo portato a spalla come San Rocco». È un fiume in piena Enrico Brignano, il mattatore romano, alla presentazione del suo one man show "Un'ora solo vi vorrei", da martedì 22 settembre in prima serata su Rai2. Uno spettacolo «rivoluzionario», come lo definisce lui, perché condensa in sessanta minuti esatti tutti gli ingredienti del grande varietà: orchestra, corpo di ballo, super ospiti in studio e monologhi esilaranti. E ovviamente non si può non parlare di covid.

«Saremo molto attenti all'attualità. Ci sarà anche il personaggio del virologo, che ci chiarità tutto (si fa per dire) sui tempi del vaccino e sull'Amuchina». E quando gli chiedi se è difficile far ridere sulla pandemia, Brignano risponde così: «Abbiamo tutti ancora negli occhi le scene drammatiche dei furgoni militari a Bergamo. Ma negli occhi abbiamo anche la recente manifestazione dei negazionisti del covid. E c'è qualcuno che a Mondello ha detto che 'non ce n'è covid'. In questa giungla di declami, c'è sempre una via da percorrere, bisogna stare attenti. Ma spero che gli spettatori abbiano quella caratteristica tutta italiana di saper ironizzare». 



Non solo coronavirus. «Tratteremo anche temi come il sesso e l'amore, su cui è facile giocare. Collocherei questo show tra la satira di costume. Ma non satira politica, di quella solo un assaggino. Partiamo con il referendum appena fatto, ho già i due monologhi pronti - ride - se vince il sì e se vince il no».

Ma la grande novità di "Un'ora sola vi vorrei" è la durata extra-short. «Oggi gli show partono dalla prima serata e si allungano fino alla seconda, alla terza, quasi fino al tg della notte. Questo - spiega Brignano - è deleterio per lo spettacolo, perché ci sono dei tempi d'ascolto e dei tempi comici che vengono allungati per necessità produttive. Noi ci rifacciamo ai grandi varietà di una volta, che adesso vanno in onda a Techetechetè. Studio Uno durava un'ora». Nel cast fisso dello show, anche la compagna Flora Canto. «Flora sarà qui, ma non sarà qui. Sarà il giudice da casa. Abbiamo lasciato nostra figlia Martina alla nonna, le abbiamo dato dei soldi - scherza - è un po' impegnativa». 

"Un'ora sola vi vorrei" andrà in onda per cinque puntate: «Iniziamo con un assaggio, facciamo come i banchi della scuola, si comincia con i primi 100mila e poi...» (Ride). Super ospite del primo appuntamento la cantautrice Malika Ayane. «È di orgine marocchina, ho chiesto a Salvini - ironizza l'attore - e ha detto che si può fare... Anche perché io sono di origine tunisina, parleremo (ride) del nord Africa». Ultima grande novità è il ritorno del pubblico in studio, essendo lo show di Brignano una produzione esterna (le produzioni Rai sono senza pubblico per il protocollo aziendale anti covid, ndr): «Ci saranno 70 spettatori a volta, scelti tra i miei follower di Instagram. Sarà come tornare al pubblico degli inizi, quando festeggiavo perché mi venivano a vedere 76 spettatori al Teatro dell'Orologio. È un primo passo per ricominciare. E come disse Enzo Tortora 'Dove eravamo rimasti?».

Brignano conclude parlando della crisi del teatro causata dal covid: «Per il teatro si era fatto poco anche prima del coronavirus. Molti non riapriranno, ma non porta voti e nessuno ne parla. Adesso il calcio riapre a mille spettatori, spero che per il principio dei vasi comunicanti avvenga lo stesso anche per il teatro».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Settembre 2020, 08:43
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