Elena Sofia Ricci e la violenza subita da bambina: «Denuncio solo ora per amore di mia madre»
di Donatella Aragozzini
Cosa succederà nelle 10 nuove puntate?
«Tante cose: tratteremo argomenti molo importanti come il femminicidio, l'abbandono dei bambini, l'alcolismo tra i giovanissimi, le manipolazioni attraverso i telefonini. Avremo nuovi personaggi, tutti con ferite profonde. E stavolta anche Suor Angela avrà una crisi.»
Che le succederà?
«Un dolore non le farà più sentire così presente la figura del suo sposo. È un'idea che ho avuto due anni fa, ho chiesto a Suor Benedetta, la mia consulente spirituale, se potesse essere percorribile e lei mi ha risposto che in questo modo Suor Angela sarebbe stata vera. Anche il più credente ha momenti di smarrimento in cui non sente più Dio vicino».
A lei è capitato?
«Sì, quest'anno ho avuto due o tre occasioni in cui mi sono domandata dove fosse. La morte di mia madre, un grande dolore anche se in qualche modo mi stavo preparando, e quelle di Fabrizio Frizzi ed Ennio Fantastichini, davvero troppo premature».
E una vicenda dolorosa è anche quella che ha raccontato di recente, a proposito della violenza subita da bambina...
«È una cosa che mi ero sempre ripromessa di raccontare dopo la morte di mia madre, per non darle un dolore in vita. È importante che si sappia perché siamo in tante ad aver subito abusi».
Che cosa suggerisce a chi si è trovato in queste situazioni?
«È difficile parlarne ma bisogna far sì che i bambini e le donne denuncino. E non bisognerebbe proprio trovarsi in certe situazioni, perché pedofili e uomini di potere riconoscono chi può cadere, fiutano la preda».
È stato un anno anche ricco di soddisfazioni: ha vinto il Premio Flaiano per il teatro e il David di Donatello per la sua interpretazione nel film Loro.
«Sì, due premi che ho fatto in tempo a mostrare a mia madre, che ci teneva tantissimo che mi riconoscessero la carriera al cinema e a teatro. Il film mi ha permesso di lavorare con Sorrentino e di interpretare Veronica Lario, una grande donna che ha brillato per la sua assenza e misura».
Quali saranno i suoi prossimi progetti?
«Per la tv dovrei girare un film e una serie ma non ho ancora firmato nulla. A teatro riprenderò Vetri rotti di Arthur Miller e sto lavorando a una regia, uno spettacolo che sto costruendo con l'aiuto di mio marito per la colonna sonora e di mia sorella per le coreografie, dove protagonista è la prosa ma valorizzata da musica, danza, tecnologia e videoproiezioni».
E per il cinema?
«Spero che possa partire quest'anno un altro mio progetto: ho scritto un soggetto, un thriller psicologico perché io sono appassionata di psichiatria. Anche il nome del profumo che ho lanciato quest'anno, ES, richiama l'Es freudiano: quella Elena Sofia libera e ingenua che purtroppo ho soffocato da bambina, perché ho sviluppato presto un Io e un Super-Io molto forti».
Ultimo aggiornamento: Martedì 8 Gennaio 2019, 19:30
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