Elena Sofia Ricci: «La fiction "Vivi e lascia vivere" è un messaggio di speranza»

Elena Sofia Ricci: «La fiction "Vivi e lascia vivere" è un messaggio di speranza»

di Donatella Aragozzini
Si può – e si deve – rinascere anche quando un evento tragico sconvolge la nostra esistenza. È il messaggio della serie di Pappi Corsicato Vivi e lascia vivere, 6 puntate – in onda dal 23 aprile in prima serata su Rai1 – con Elena Sofia Ricci nei panni di una madre ultracinquantenne costretta a ricominciare da zero dopo aver perso il marito e il lavoro.

Una serie dove niente però è come sembra
«È vero, Laura, il personaggio che interpreto, viene travolta da un terremoto e si porta dietro un segreto, ma non è l’unica, anche altri personaggi sono diversi da come sembrano. Non ci sono eroi, ci sono uomini e donne che non sono perfetti ma sono combattenti e avranno modo di recuperare. Speriamo di dare energia alle persone che ci guardano in questo periodo drammatico, in cui c’è bisogno di reinventarsi».

Un messaggio attuale
«Sì, prima che fossimo investiti da questa tragedia il mondo stava andando allo sfacelo, siamo caduti nell’edonismo sfrenato e la disonestà ha regnato sovrana. Questa è una guerra, è il momento di fare qualcosa per cambiare: bisogna reintrodurre l’educazione civica nelle scuole, recuperare il rispetto delle regole e del prossimo, lavorare sull’intelligenza emotiva. Dobbiamo guardarci allo specchio e capire le nostre responsabilità».

Il futuro dello spettacolo?
«Sarà impossibile tornare al lavoro in tempi brevi, finché non si trova il vaccino. La salute è la priorità, ma noi artisti che possiamo permetterci di non lavorare per mesi siamo pochissimi, bisogna trovare fondi per aiutare tutti gli altri lavoratori di questo settore. Il governo destina alla cultura lo 0,8% del Pil, spero si faccia di più».

Nella serie recita per la prima volta con sua figlia: che effetto le fa?
«Emma interpreta Laura da giovane, quindi se c’era lei non c’ero io, ma pensarla in questo ruolo mi diverte e mi emoziona. È stato Corsicato a pensare a lei, che aveva già fatto Don Matteo: mi assomiglia molto nel modo di fare e ha centrato il personaggio».
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Aprile 2020, 08:56
© RIPRODUZIONE RISERVATA