Luigi Di Maio a "Oggi è un altro giorno" fra politica e vita privata: «L'educazione da caserma...»

Il ministro degli esteri Luigi Di Maio ospite del programma di Serena Bortone su RaiUno

Luigi Di Maio a "Oggi è un altro giorno" fra politica e vita privata: «L'educazione da caserma...»

Luigi Di Maio ospite di “Oggi è un altro giorno” di Serena Bortone su RaiUno. Il ministro degli esteri Luigi Di Maio su RaiUno ha parlato della sua avventura politica e grazie al suo libro, “Un amore chiamato politica. La mia storia e tutto quello che ancora non sapete”, ha raccontato qualche aneddoto della sua vita privata.

Luigi Di Maio ospite a "Oggi un altro giorno"

Luigi Di Maio a “Oggi è un altro giorno”, dopo aver espresso la sua soddisfazione per l’andamento del G20 e dell’attività del premier Mario Draghi, ha ricordato i suoi primi momenti in politica: «Per me – ha raccontato - entrare nella Camera dei Deputati è stato come entrare in un posto sacro. Sono stato il più giovane Vice Vresidente della Camera e dovevo togliere la parola a persone che erano lì da 30 anni. Ero emozionato ma perdo le staffe di rado. L’autocontrollo per me non è una cosa innaturale, è stato sempre un mio tratto distintivo.

A scuola mi chiedevano di diventare capo capoclasse perché mi definivano “diplomatico” e capace di ottenere qualcosa dai professori. Ed è divertente visto che oggi sono Ministro degli Esteri».

Luigi Di Maio ha poi parlato del rapporto col padre: «L’amore della mia famiglia l’ho sempre sentito ma credo nella vita sia normale che con uno dei due genitori possano esserci delle problematiche. Mio padre lo ringrazio per l’educazione da caserma con cui mi ha cresciuto, ma è stata molto dura. Non ha mai preso atto dei risultati, ma spinto sempre a dare di più. La mia grande paura infatti è quella di non dare il massimo. La sua educazione è stata comunque uno scudo per affrontare le difficile vita politica. Mia mamma era più leggera, faceva la preside a scuola».

Luigi Di Maio ha fatto cenno al futuro del suo partito, il Movimento 5 Stelle: «Uno vale uno non vuol dire uno vale l’altro e su questo con Casaleggio eravamo d’accordo. Le competenze fanno le differenze. Credo che con il corso Conte si stia costruendo un team fatto di cuore e competenze. Noi abbiamo sempre cercato di lavorare per il paese e chiediamo scusa se abbiamo sbagliato, ma lo vorrei sentire anche da altri. Una prte della politica mi insulta chiamandomi “bibitaro”. Per me loro sono invece eroi, mentre queste tecniche politiche distruggono la cultura e soprattutto i più giovani».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 1 Novembre 2021, 16:42
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