Dania Mondini, stalking con flatulenze al Tg1: cinque dirigenti Rai rischiano il processo

La denuncia della conduttrice che ha fatto riferimento al trasferimento per ripicca nella stanza con un collega che aveva difficoltà a trattenersi

Dania Mondini, stalking con flatulenze al Tg1: cinque dirigenti Rai rischiano il processo

di Redazione web

Stalking a colpi di flatulenze. Questa la denuncia che la giornalista del Tg1 Dania Mondini aveva fatto nei confronti di alcuni colleghi e dirigenti. Ora la Procura Generale ha concluso le indagini e sono cinque i pezzi grossi della Rai che rischiano di finire a processo per i fatti risalenti al 2018. In particolare, la Mondini aveva denunciato comportamenti discriminatori e aggressioni verbali.

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Lo stalking con flatulenze in Rai

La conduttrice del Tg1 Dania Mondini aveva denunciato che i suoi superiori, in seguito ad alcune frizioni con i colleghi, per costringerla ad abbandonare il lavoro, l’avrebbero messa in una stanza con un collega che ha problemi di flatulenza ed eruttazioni.

Non solo, la giornalista aveva fatto riferimento ad altre ritorsioni: le venivano affidati «servizi brevi e banali», ed era stata vittima di «violente aggressioni verbali dopo piccoli errori durante la conduzione del tg». 

La comunicazione dei legali

I suoi legali, Ruggero Panzieri, Francesco Falvo D'Urso insieme a Claudio Loiodice hanno comunicato mercoledì la chiusura delle indagini per «prevenire eventuali tentativi - hanno spiegato gli avvocati - come quello accaduto esattamente un anno fa, di sminuire gli avvenimenti oggetto del delicato procedimento penale. Una situazione giudicata semplicemente sgradevole, che si stava verificando nella redazione del Tg1 mattina, cercando di minimizzare quello che realmente stava accendendo. Non si trattava solo di incresciose e maleodoranti flatulenze, bensì di fatti gravissimi per i quali da anni aspettiamo giustizia. È l'inizio di questa vicenda processuale, che ci vedrà impegnati nel processo, solo al termine del quale si potrà stabilire la responsabilità degli indagati, ma confidiamo nella giustizia e nell'operato della Procura Generale di Roma».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Maggio 2023, 15:52
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