La tv del “BattiCuori”: «Noi, pionieri chirurghi nella Torino degli anni 60»

Da domenica su RaiUno. "Ma non è un medical drama"

La tv del “BattiCuori”: «Noi, pionieri chirurghi nella Torino degli anni 60»

di Marco Castoro

Sono passati 28 anni da Un detective in Corsia, 27 da ER Medici in prima linea, 17 dal Dr. House, 16 da Grey’s Anatomy giunto alla stagione numero 18. Tra i più recenti The Good Doctor e New Amsterdam. Tanto per citare alcune delle serie Tv medical drama, di successo e soprattutto belle da vedere. Tutte ambientate negli ospedali. Domenica 17 ottobre se ne aggiunge un’altra. Si tratta di Cuori su Rai1. Ma come tiene a precisare il regista Riccardo Donna la fiction «non è un medical perché non ho seguito i paradigmi tipici. In comune ci sono solo i letti ospedalieri». Una serie tv che, va detto, ha una scenografia super, in quanto Maurizio Zecchin ha ricostruito nel centro di produzione di Torino un ospedale, con tanto di ascensori. A farla diversa dalle altre sono il periodo storico, è ambientata negli anni Sessanta, si ascolta la musica di quel decennio e si vedono cose che adesso sembrerebbero assurde, come la gente che fuma nei corridoi dell’ospedale. Allora era permesso.


Protagonisti tre personaggi che daranno vita al classico triangolo. Il primario Cesare Corvara - interpretato da Daniele Pecci che all’inizio non aveva accettato di buon grado il ruolo perché il personaggio è più vecchio di lui («tutti mi dicono che mi sono invecchiato e invece non è vero», sottolinea l’attore).

Ha perso la moglie per una malattia e si è messo con Delia Brunello (interpretata da Pilar Fogliati), una cardiologa che ha lavorato in America e che paragonata al personale italiano dell’ospedale in materia di cuore è a dir poco geniale. Ma porta la minigonna e sarà bersagliata dai pregiudizi. Il terzo uomo è Matteo Martari nei panni di Alberto Ferraris.


Per il primario ci sono i problemi anche con la giovane figlia Virginia (interpretata da Bianca Panconi), la quale non ha accettato la nuova relazione del padre, anche perché lei non si spiega come un primario non abbia saputo salvare la mamma dalla malattia. Un altro personaggio importante è l’infermiera, una madre single, a cui l’amore la porta a cambiamenti ed evoluzioni. Cuori, di nome e di fatto.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 14 Ottobre 2021, 13:11
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